Se si esauriscono tante critiche sul sistema previdenziale italiano, ci sono ottimi motivi, ma l’ultima novità è un vantaggio. Importante sostegno al reddito per i pensionati, e in due… paga di più!
Il tema pensione è fonte di tante discussioni, principalmente dovute al fatto che pare impossibile ottenere l’istituto a condizioni flessibili, ma soprattutto sembrano non soddisfare una larga parte della popolazione. Il nuovo sostegno al reddito dedicato ai pensionati però stravolge in positivo la situazione. Ma prima di “cantar vittoria” bisogna sapere come ottenerlo.
Chi e come può ottenere il forte sostegno al reddito? Non basta rispondere i pensionati, perché la questione è molto articolata. Per capire si può benissimo partire dal fatto che i lavoratori non sono tutti uguali. Questo è dato dal fatto che ci sono così tanti elementi e variabili in gioco che ne condizionano la situazione, che alla fine si consolidano dei trattamenti pensionistici differenti per i soggetti presi in causa.
In poche parole, nessuno, per quanto si tratti di una situazione similare, avrà mai lo stesso trattamento previdenziale, specialmente nel percorso per ottenerlo. C’è però uno spiraglio di luce nel provvedimento in questione, perché la ratio che lo regge è proprio quello di sostenere il reddito dei pensionati.
Forte sostegno al reddito per i pensionati: obiettivo tanti soldi raggiunto!
Assoldato che non tutti ottengono facilmente la pensione, e che la maggior parte ne percepiscono una “poco soddisfacente” dato il rincaro del prezzo della vita, bisogna evidenziare quali sono i lavoratori che possono richiedere il sostegno al reddito. Soprattutto come. Non tutti, ma una nicchia molto fortunata, perché se si è in coppia non si parla di 350 euro, ma del doppio, 700 euro!
È attorno un discorso chiaro e diretto che vertono le migliori novità, quello condiviso dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Antonio Calligaris. Questi interviene in un contesto preciso. Esprime la sua idea nel momento in cui la commissione sta elaborando i pareri legati alla decisione intrapresa dalla Giunta regionale.
Si tratta del regolamento sul sussidio economico annuale per chi percepisce pensioni INPS basse. Cioè la condizione di chi ottiene un importo che è definito basso, perché inferiore o comunque pari a quello che è definito il Trattamento minimo. Anche i sindacati sono d’accordo, perché la misura concerne una migliore e più efficace distribuzione delle risorse regionali.
Così, aumentando le pensioni minime di 350 euro l’anno mediante la convenzione INPS, si consolidano le condizioni che servono per far fronte al caro vita. L’inflazione è insostenibile, ed è il sistema previdenziale che si deve adattare al suo tasso per garantire il fabbisogno economico necessario a questa parte di popolazione spesso dimenticata nonostante ne sia la maggior parte.
Ovviamente, non mancano fazioni che vi si oppongono. Infatti, la controparte aveva proposto di agire sulle imposte, abbassando l’IRPEF in modo da ottenere un alleggerimento di circa 100 euro per single, invece per le coppie di 300 euro. Ma se si interviene direttamente sulle pensioni ecco che si aggiungono dai 300 ai 700 euro fissi per single o coppia sopracitati!
Nonostante l’acceso dibattito, ad avanzare parrebbe proprio la proposta della Lega in un territorio come il Friuli Venezia Giulia, il quale si dimostra ancora una volta, l’apripista perfetto per le politiche al sostegno del reddito.