Tesla dà inizio della battaglia legale con un investitore, i tweet del suo fondatore finiscono sotto la lente d’ingrandimento.
Oramai gli input che fornisce il fondatore di Tesla attraverso il social network Twitter, non sono più una sorpresa, anzi sono addirittura considerati una vera e propria indicazione in grado di manipolare le quotazioni del titolo stesso ma anche delle criptovalute.
Questa situazione ormai da molti è stata indicata come una pratica illegale, perché considerata a tutti gli effetti insider trading, e infatti molti trader sono in attesa di una sua messa sotto indagine da parte della SEC (Securities and Exchange Commision).
Anche se alcuni vedono in Elon Musk un personaggio da elogiare, non tutti sono dello stesso parere, infatti è notizia recente che un investitore ha citato in giudizio la società Tesla per gli input fuorvianti sui social network.
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Chase Gharrity è il nome dell’azionista che ha citato in giudizio Elon Musk, riguardo alle sue frasi sul valore di Tesla, considerate troppe alte da Musk stesso. Frasi che hanno fatto registrare una discesa significativa al titolo. Gharrity ha denunciato alla SEC un danno finanziario causato in cui Tesla e i suoi investitori sono parte lesa, chiedendo un risaricmento a Musk e agli altri vertici societari.
Non è la prima volta che Elon Musk si trova in questa situazione, infatti risulta che abbia già versato circa 20 milioni di euro di risarcimento per cause civili, una bella somma anche per lui.
Gli avvocati di Tesla hanno ricevuto l’ok ed esamineranno attentamente l’accaduto, valutando le dovute contromosse per evitare di finire er evitare che nfatti questa volta è stato dato l’ok agli avvocati di Tesla di esaminare attentamente l’accaduto e valutare le contromosse per non finire in un ciclone giudiziario.
Molto probabilmente leggeremo ancora tweet di Musk sul mercato, anche perché in un modo o nell’altro il fondatore di Tesla continua a far parlare di sé: il 15 marzo scorso, per esempio, ha fatto pervenire sempre alla SEC un documento in cui annunciava l’assegnazione di una nuove cariche all’interno della sua società, create addirittura ad hoc per sé e per il suo CFO, nominandosi Technoking di Tesla e indicando invece Zach Kirkhorn come Master of Coin della società.