Non sempre sono obbligatorie: cosa specifica il Comma 8 riguardo alle cinture di sicurezza, ecco quando si può legalmente non indossarle.
Le cinture di sicurezza sono dispositivi pensati per la sicurezza di chi transita a bordo di un veicolo. Hanno, infatti, l’obbiettivo di tutelarci, per quanto possibile, in caso di incidenti e impatto. Come sappiamo, sono obbligatorie e il loro utilizzo è regolato dal Codice della Strada. Ci sono, però, delle eccezioni di cui pochi sono a conoscenza e che consentono di non indossarle senza trasgredire la legge. Vediamo, nel dettaglio, cosa specifica il Comma 8 e chi riguarda.
Dovrebbe essere il comune buonsenso a farci utilizzare le cinture di sicurezza ogni qual volta ci troviamo a bordo di un veicolo, così da tutelarci. Tuttavia, laddove questo non bastasse, c’è la legge che interviene a riguardo e punisce i trasgressori. Ciò è vero sempre salvo alcune specifiche eccezioni: di quali si tratta e per quale motivo?
Cinture di sicurezza, non sempre obbligatorie: il Comma 8
Ci sono alcuni casi, come abbiamo anticipato, in cui è concesso l’esonero dalle cinture di sicurezza. Tali casi possono riguardare specifiche figure nell’ambito dello svolgimento della propria professione, ma non solo. Anche i comuni cittadini possono ottenere l’esonero laddove presentino particolari requisiti. Facciamo chiarezza a riguardo.
Per quanto concerne coloro impegnati a svolgere una determinata professione, basti pensare agli appartenenti alle forze di polizia intente ad esplicare un servizio d’emergenza. Lo stesso vale per conducenti e addetti al servizio sanitario e antincendio in circostanze analoghe. Ancora, le donne in stato di gravidanza possono ottenere l’esonero laddove vi sia una certificazione da parte del ginecologo riguardo controindicazioni nell’uso durante la gestazione.
Se, invece, parliamo di comuni cittadini nel quotidiano, il discorso è un po’ diverso, Possono, infatti, ottenere l’esonero dalle cinture di sicurezza quelle persone che risultino affette da patologie particolari o abbiano condizioni fisiche per le quali le cinture stesse rappresentano una controindicazione. Tale esonero segue un iter preciso che prevede una certificazione rilasciata dall’unità sanitaria locale o dalle competenti autorità di uno Stato parte dell’UE. La certificazione in questione, che recerà anche la durata, dovrà essere esibita laddove richiesta dagli organi di competenza.
Alcuni esempio di patologie che potrebbero portare ad un esonero dalle cinture di sicurezza sono l‘obesità permagna, insufficienza respiratoria, presenza di dispositivi cardiaci e così via. Ogni caso è, ovviamente, unico e specifico e, di conseguenza, spetterà a figure esperte stabilire i casi in cui l’esonero sia necessario.