Gli USA hanno lasciato cadere i dazi su 352 prodotti esclusi dall’importazione con la Cina. Il ruolo commerciale di Pechino sta diventando centrale.
L’esclusione dei prodotti si estenderà fino al 31 dicembre 2022, coprendo una gamma di beni dal valore complessivo di 370 miliardi di dollari. A queste l’amministrazione Trump ha applicato tariffe punitive che vanno dal 7,5% al 25%.
L’elenco include componenti industriali come pompe e motori elettrici, alcune parti di automobili e prodotti chimici, zaini, biciclette, aspirapolvere e altri beni di consumo. Normalizzare il flusso commerciale è vantaggioso per cercare il reciproco vantaggio in una situazione di delicati equilibri diplomatici. Le sfide che si frappongono nella crescita dell’economia globale sono oggi in grado di rimettere al centro il potere economico cinese. Le sue relazioni internazionali possono avvantaggiarsi della capacità produttiva, con beni competitivi che sono notevolmente aumentati nel tempo dal punto di vista qualitativo.
Se vent’anni fa la Cina rappresentava la fabbrica del mondo soprattutto per via della sua manodopera a basso costo, oggi il Paese è in grado di competere anche su settori appannaggio delle economie più avanzate. È il caso, ad esempio, del settore delle auto elettriche che l’ha ultimamente messa in diretta competizione con Tesla e i suoi omologhi.
Se quest’ultima, infatti, un anno fa considerava impercorribile la produzione di auto con batterie intercambiabili, ben quattro società cinesi stanno spingendo proprio in questa direzione. La Cina può così diventare un produttore di veicoli altamente competitivi proprio laddove si gioca la sfida di costi e autonomia delle auto elettriche.
L’avanzamento nelle prestazioni delle batterie è di importanza vitale per rimanere competitivi nel settore dei veicoli elettrici. Le tecnologie per una batteria alternativa hanno visto fin ora risultati nella costruzione di batterie allo stato solido. L’auto elettrica migliore sarà quella che a parità di prestazioni nella durata potrà garantire costi di produzione e tempi di ricarica minori.
Le case automobilistiche Nio e Geely possono collaborare per sviluppare batterie che possono essere sostituite con quelle scariche, proprio come le pile di un qualsiasi oggetto elettronico. Questo può consentire di sostituire rapidamente le batterie esaurite con quelle completamente cariche, evitando di dover fermare l’auto per ricaricare. Questo può funzionare standardizzando le batterie anche tra i diversi modelli di auto. Se l’iniziativa avrà successo il cambiamento potrebbe minare i modelli di business di grandi marchi globali come Tesla, ma anche Volkswagen e General Motors, i cui veicoli elettrici sono progettati e alimentati da batterie proprietarie e, nel caso di Tesla, dalla propria rete di ricarica.
La strategia fa parte di un più ampio piano per rendere il 25% delle auto vendute in Cina completamente elettriche entro il 2025. Questo rappresenta un potenziale di sei milioni di veicoli a cui può essere associata la tecnologia delle batterie intercambiabili. Nel più grande mercato automobilistico del mondo la casa automobilistica Nio ha registrato ricavi per il quarto trimestre che hanno superato le aspettative e pari a 1,55 miliardi di dollari. Con più di 25.000 veicoli consegnati la società ha più che duplicato il suo risultato dello stesso periodo del 2021.
Tecnologia e intelligenza artificiale hanno il loro connubio specialmente in Cina, con l’analisi dei dati di milioni di persone. Pechino intende usare l’intelligenza artificiale per garantire la prosperità comune e annullare nel tempo l’evasione fiscale. La Cina è forse l’unico paese al mondo in cui l’evasione fiscale può essere condannata in alcuni casi anche con la pena capitale.
Il Governo sta puntando a un sistema che prevenga i reati di natura fiscale sfruttando la grande mole di dati messi a disposizione dal sistema di fatturazione elettronica. Tutto avviene tramite una grande piattaforma fiscale, il Golden Tax System un sistema di amministrazione, gestione e monitoraggio dell’Iva a livello nazionale. Questo sistema è stato lanciato per la prima volta nel 1994 ma è oggi supportato da un sistema di intelligenza artificiale che mette in relazione in modo rapido ed efficiente le variabili patrimoniali con le spese per ogni fascia di reddito.
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