Microsoft è tra le aziende più attive nel campo della ricerca e dell’innovazione. La seconda azienda al mondo per capitalizzazione dopo Apple, cerca di anticipare gli investimenti in quelli che saranno le esigenze e i prodotti del futuro.
I recenti investimenti mostrano quelli che sono gli sviluppi dei settori in cui Microsoft vuole incrementare il suo giro d’affari. L’azienda punta a espandersi nel settore dei dati sanitari e in quello della guida autonoma fornendo per entrambe soluzioni cloud.
Microsoft impegnata nel campo della salute e delle scienze della vita. sSpazia dalla cura del paziente alle nuove tecnologie per la scoperta e lo sviluppo di farmaci. Uno dei maggiori investimenti del valore 19,7 miliardi di dollari per l’acquisizione di Nuance, rivela che la relazione di Microsoft con il campo medico arriva per mezzo dell’intelligenza artificiale.
Riconoscimento vocale, elaborazione di dati e capacità di risolvere problemi complessi sono gli elementi che gettano le basi delle nuove soluzioni che Microsoft offrirà nel prossimo futuro.
L’ingresso lento ma apparentemente inesorabile di Microsoft nel settore 5G conferma sempre più l’ipotesi che l’azienda voglia rafforzare la sua infrastruttura informatica. Nell’ambito della sua nuova divisione Azure for Operators l’azienda ha annunciato recentemente l’inizio di un servizio dati atto a sostenere l’attività di operatori di rete 5G. L’obbiettivo è quello di fornire a operatori, imprese e governi un servizio dati stabile e sicuro.
Microsoft si avvicina al comparto delle telecomunicazioni grazie al cloud computing
Gli operatori spendono un sacco di soldi per gestire e mantenere le loro reti. Microsoft punta a rendere Azure il servizio sostitutivo e portante per accedere e archiviare i dati. Il vantaggio per le aziende è quello di usufruire nel tempo dei risvolti dell’innovazione che Microsoft è in grado di fornire con il proseguo della sua attività.
Gli operatori 5G possono concentrarsi sulla costruzione di infrastrutture come ripetitori e sedi operative, sfruttando e appoggiandosi al servizio Internet di Microsoft per gestire il traffico dei loro clienti. Microsoft ha già sviluppato una rete globale di trasporto e routing basata su 180.000 km di fibra ottica e sistemi di cavi sottomarini, garantendo la propria copertura in oltre 140 paesi. Tale rete supporta già il servizio di cloud computing di Azure, che potrà avere nel futuro un ruolo sempre più centrale.
Uno dei manager incaricati di guidare lo sviluppo e la strategia aziendale è Christopher Young Vice Presidente esecutivo della divisione Business Development. Young ha in mano un enorme potenziale, in ambito decisionale infatti può decidere e pianificare quali saranno gli investimenti strategici di Microsoft.
La carriera di Christopher Young e il suo ruolo decisivo in Microsoft
Prima di entrare a far parte della società tecnologica che oggi vale oltre due mila miliardi di dollari, Young è stato amministratore delegato della società di software di sicurezza McAfee. Il manager ha ricoperto altri ruoli di rilievo come esperto della sicurezza informatica per diverse aziende. Young fa tutt’oggi parte della Cybersecurity Advisory Committee, per l’Agenzia di sicurezza informatica e delle infrastrutture USA.
Il 2022 si è chiuso per Microsoft all’insegna della trasformazione digitale. L’azienda ha visto crescere la domanda per i servizi basati su cloud, con un fatturato che nel primo trimestre fiscale ha superato per la prima volta i 20 miliardi di dollari.
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Lo sforzo di Microsoft è spinto anche dall’obbiettivo di entrare nel settore delle telecomunicazioni. Nel 2020 la società ha acquisito i principali fornitori di telecomunicazioni Affirmed Networks e Metaswitch Networks introducendo successivamente il suo servizio Azure for Operators. All’inizio del 2021 la società ha raddoppiato i suoi sforzi acquistando la divisione Network Cloud di AT & T, con l’obbiettivo di spostare le operazioni di rete del gigante delle telecomunicazioni nel cloud di Microsoft nei prossimi tre anni. Microsoft potrà far valere il vantaggio sui concorrenti, rappresentati dai servizi di cloud computing di giganti come Google e Amazon Web Services.