Chiudono i Bancomat: preoccupazione per chi usa i contanti

Chiudono migliaia di Bancomat: è allarme tra i cittadini italiani, che per l’82% ancora preferiscono i contanti. Cosa succedere ora?

Negli ultimi dodici mesi sono stati chiusi oltre 1831 bancomat. Ci stiamo riferendo agli sportelli utili ad effettuare prelievi e versamenti. In alcune zone del paese, infatti, è diventata quasi una “Mission Impossible” trovare un Bancomat per effettuare le suddette operazioni.

Chiudono migliaia di Bancomat: preoccupazione per chi usa i contanti

Nei primi mesi del 2022 le chiusure di Bancomat sono ulteriormente aumentate e questo dato è piuttosto allarmante, considerando che circa il 82% dei cittadini preferisce ancora usare i contanti.

Basti pensare che nel 2021, il numero di prelievi effettuati in un anno sono stati circa 500 milioni per un valore complessivo di 109 miliardi di euro.

Chiudono migliaia di Bancomat: sono a rischio le abitudini degli italiani

Nonostante il Governo abbia introdotto una serie di misure volte ad incentivare le operazioni eseguite con gli strumenti di pagamento elettronici, la maggior parte degli italiani preferisce utilizzare i contanti.

L’iniziativa, voluta dal governo Conte, conosciuta con il nome Cashback aveva lo scopo di invogliare un numero maggiore di italiani ad usare bancomat carte di credito/ debito.

In questo modo, il cittadino aveva la possibilità di ricevere un rimborso parziale delle spese sostenute.

Questa misura aveva un duplice fine: incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e ridurre l’evasione fiscale.

Tuttavia, nonostante i dati incoraggianti registrati durante la fase di attività del Cashback, la maggior parte degli italiani preferisce ancora effettuare operazioni in contanti.

Per questo motivo, è scattato un vero e proprio allarme dovuto alla chiusura di migliaia di Bancomat, ovvero gli sportelli per effettuare prelievi e versamenti.

In alcune zone d’Italia è diventato quasi impossibile eseguire le suddette operazioni, a causa delle costanti chiusure di sportelli bancari e postali.

Uno dei motivi per i quali è avvenuta la chiusura degli sportelli bancomat è legato agli elevati costi che gli istituti bancari devono sostenere per la gestione delle casse automatiche.

Infatti, inizialmente le commissioni erano state fissate a 0,45 euro. Attualmente i costi invece sono persino raddoppiati arrivando a toccare i 0,90 euro per ogni singola operazione di prelievo o di versamento.

Pertanto la chiusura degli sportelli non sarebbe solo il frutto di un minore utilizzo dei contanti, ma è dettata da un’esigenza economica legata al costo di gestione delle operazioni.

La proposta dell’azienda bancomat

Di recente Bancomat ha avanzato una proposta che riguarda la rivisitazione delle tariffe. In particolare l’idea di Bancomat saprebbe quella di erogare il servizio, fissando una commissione con un tetto massimo per i consumatori di 1,50 euro.

Si tratterebbe di un valore decisamente più conveniente, considerando che attualmente effettuare un prelievo da una banca differente può costare fino a €3.

In altri paesi europei il cambio delle commissioni è avvenuto già da diverso tempo e ha permesso ai cittadini di Germania, Spagna e Austria, ad esempio, di non dover rinunciare agli sportelli ATM.

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