UniCredit a oggi è la prima banca italiana per patrimonio gestito e per ricavi, mentre è la seconda dopo Intesa Sanpaolo per quota di mercato con 26 milioni di clienti.
Questa banca è a oggi un istituto di credito solido e affidabile nel panorama italiano.
Il gruppo UniCredit nasce nel 1998 dalla fusione tra Credito Italiano e Unicredito. Nel 1999 il gruppo assorbe la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e la Cassa di Risparmio di Trieste. Nel 2002 tutte le banche facenti parte del gruppo vengono fuse in Unicredito Italiano. Il nome UniCredit viene assegnato al gruppo soltanto un anno dopo.
Unicredit gestisce le sue operazioni offrendo un servizio dedicato su tre livelli.
- UniCredit Banca è il servizio più popolare che infatti riservato alla clientela retail e alle piccole medie imprese.
- UniCredit Private Banking dedicato a clienti istituzionali o con grandi patrimoni, offre servizi di consulenza, gestione e pianificazione finanziaria.
- UniCredit Banca d’Impresa specializzata nell’offrire servizi alle aziende.
UniCredit è uno dei principali gruppi finanziari Europei e possiede una delle più grandi fette di mercato nell’Europa centro orientale. La banca opera in 22 paesi con circa 9.578 filiali e oltre 162.000 dipendenti.
Quali sono le prospettive economiche di UniCredit nel 2021?
Nonostante le numerose fusioni e acquisizioni di UniCredit, questa realtà sta oggi rivedendo il suo ruolo e sta ridimensionando i suoi asset. Nel 2018 la banca aveva chiuso in maniera positiva il suo anno fiscale con un utile pari a 3,9 miliardi di euro. Ma già 2019 Unicredit comincia a vendere il 50% della sua partecipazione in FinecoBank per poi cederla definitivamente. Qualche mese più tardi cede anche la quota di Mediobanca pari 8,4%.
La vendita incrementa la liquidità dell’Istituto per 785 milioni di euro e guadagna in borsa il 6%. Nonostante questo la banca risente non soltanto della recente crisi economica, ma deve riorganizzare filiali e personale, dato i sempre più diffusi servizi digitali, che fanno a meno di sportelli e operatori. Il bilancio del 2019 per UniCredit si chiude infatti con un utile netto in calo del 17,9% rispetto all’anno precedente.
Il 3 dicembre 2019 viene presentato il nuovo piano industriale e finanziario 2020-2023, che prevede a questo proposito il taglio di 8 mila dipendenti di cui 5 mila in Italia e la chiusura di 450 filiali nel nostro paese. La chiusura delle filiali e la riduzione del personale non sembra poter prevedere un nuovo ciclo di espansioni e non si prevedono nuove assunzioni.
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Chi sono i proprietari di UniCredit?
UniCredit è una società pubblica con un flottante pari al 100% delle azioni in circolazione. Non azionisti di maggioranza e quelli con quote superiori al 3% rappresentano meno di un sesto del patrimonio. Tra gli azionisti in possesso delle maggiori quote troviamo:
- BlackRock che possiede il 5,12%
- Capital Research and Management Company un’azienda d’investimenti USA nonchè una delle più grandi al mondo, con il 5,00%
- Gruppo Allianz che possiede il 3,1%
- Norges Bank niente di meno che la Banca Centrale norvegese che possiede il 3,00% delle azioni Unicredit.