Cercasi infermieri: la Regione lancia l’appello per 10.000 posti in più

Gli infermieri sono professionisti sanitari che si prendono cura dell’assistito in modo consapevole, autonomo e responsabile.

La richiesta di infermieri, o di altri sanitari, non si è mai fermata neanche durante l’emergenza sanitaria a causa della pandemia da Covid-19.

infermieri
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Ancora oggi, sono molte le regioni italiane che lamentano la mancanza soprattutto di infermieri. Anzi, tra le 20 regioni la necessità di questi professionisti è maggiormente sentita nel Veneto.

Cercasi infermieri: la regione lancia l’appello

Infatti, il ministero della Salute ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Conferenza Stato-Regioni un provvedimento da far approvare sul fabbisogno di professionisti sanitari.

Di conseguenza, l’accordo riguarda soprattutto le prossime immatricolazione per l’anno accademico 2022/2023 alle lauree magistrali a ciclo unico in Medicina, Veterinaria e Odontoiatria. Ma anche per le lauree delle professioni sanitarie. Segnaliamo, inoltre, che ci sono migliaia di posizioni da ricoprire per chi ama lavorare al computer, qui la lista.

In generale, le regioni hanno chiesto di prevedere 70.313 posti nelle Università. Quindi, più di 10mila posti in più rispetto  all’anno accademico precedente. I posti dovrebbero essere suddivisi nel seguente modo:

  • 31.640 per infermieristica;
  • 19.307 per medicina, veterinaria e odontoiatria;
  • 9.336 per la riabilitazione;
  • 6.098 per la tecnico-diagnostica e la tecnico-assistenza;
  • 2.1335 per la prevenzione;
  • 1.749 per le figure del farmacista, biologo, chimico, fisico e psicologo.

Nello specifico, il Veneto è alla ricerca di 6.472 professionisti, mentre il Friuli Venezia Giulia di 1.249. Numeri più alti rispetto all’anno precedente soprattutto riguardo a medici chirurghi e fisioterapisti. I primi richiesti a Venezia per un totale di 900 professionisti; Trieste, invece, cerca 62 fisioterapisti.

Il boom in Veneto

È proprio il Veneto a cercare maggiori professionisti sanitari. Infatti, oltre a 900 medici chirurghi, è alla ricerca di:

  • 170 fisioterapisti;
  • 90 ostriche;
  • 80 audioprotesisti;
  • 72 assistenti sanitari;
  • 70 veterinari;
  • 65 logopedisti;
  • 60 odontoiatri;
  • 50 igienisti dentali;
  • 50 farmacisti;
  • 48 tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro;
  • 30 tecnici di fisiopatologia;
  • 30 dietisti;
  • 25 biologi;
  • 25 terapisti della neuropsicomotricità per l’età evolutiva;
  • 17 ortottisti;
  • 15 tecnici ortopedici;
  • 15 tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria;
  • 10 chimici, 10 fisici, 10 podologi e 10 psicologi.

Ma il boom maggiore riscontrato in questa regione sono gli infermieri. Infatti, nel Veneto la mancanza di questi professionisti sanitari si è sentita molto durante la pandemia soprattutto nelle residenze per gli anziani (ossia le case di riposo). Questo anche perché molti infermieri hanno chiesto il trasferimento verso le strutture ospedaliere.

Per questo, la Regione chiede un aumento delle immatricolazioni per un totale di 4.100 iscrizioni alla laurea triennale. A questi andranno aggiunti altri 60 posti per la laurea magistrale. Ovviamente, dopo la laurea l’inserimento in corsia non è immediato. Anche perché lungo è il percorso di studio e di formazione prima di formare personale infermieristico esperto.

Anche per questo motivo, Zaia, presidente della Regione Veneto, ha approvato un nuovo corso che riguarda l’operatore socio-sanitario quello di Formazione complementare in assistenza sanitaria. Il corso renderebbe disponibili 510 super-OSS, ovvero operatori sanitari esperti a svolgere mansioni di competenza infermieristica. C’è da dire, però, che la precedente delibera sull’argomento era stata respinta dalla federazione Migep e dal sindacato Shc OSS.

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