L’unica bolla speculativa che minaccia il mercato è quella nata intorno all’AI? Sbagliato, ecco tutti i settori a cui si deve far attenzione
Il mercato finanziario globale sta attraversando una fase di profonda trasformazione, e questo è sotto gli occhi di tutti. A partire dalla rottura degli equilibri geopolitici, l’attenzione degli investitori si concentra sempre più sugli asset statunitensi, sulla tecnologia, in particolare sull’AI. Come avevamo già raccontato precedentemente, i continui investimenti nell’AI non sta facendo altro che creare una grande bolla speculativa: il 2025 è già una possibile data di scoppio per ciò che gli analisti vedono come un futuro molto probabile.
La concentrazione sui rischi degli investimenti relativi al settore dell’Intelligenza artificiale, però, sta mettendo da parte un altro importante punto di vista: la minaccia di una bolla ancora più pericolosa rispetto a quella già citata, che passa in secondo piano e che invece dovrebbe avere molto più rilievo tra i trader. Secondo l’analisi di Ruchir Sharma sul Financial Times, stiamo assistendo a una bolla senza precedenti alimentata da capitali globali che si riversano solo ed esclusivamente sugli Stati Uniti, alterando non solo i fondamentali di altri mercati ma anche le prospettive economiche globali.
Questa nuova “madre di tutte le bolle” è definita dalla fiducia nella capacità degli Stati Uniti di mantenere una crescita e una sovraperformance rispetto al resto del mondo, ma è davvero così? Gli Stati Uniti sono ancora ciò che si credeva un tempo? Il sogno americano si è spento ormai da decenni ma con il nuovo Presidente salito al Governo i dati sembrano voler far intuire il contrario.
La bolla nei mercati statunitensi: una concentrazione senza precedenti
Le azioni statunitensi rappresentano oggi quasi il 70% del principale indice azionario globale, un livello mai visto prima. Negli anni ’80, questa percentuale si attestava intorno al 30%. L’aumento delle valutazioni è sostenuto da fattori come il rafforzamento del dollaro, che ha raggiunto il livello più alto registrato nello stesso arco di tempo di cinque decenni. Secondo Sharma, i guadagni del dollaro sono ormai accelerati da ottobre, poiché le previsioni per le politiche di Trump hanno alimentato la domanda estera di asset del Tesoro USA.
“Parlare di bolle nella tecnologia o nell’intelligenza artificiale , o nelle strategie di investimento incentrate sulla crescita e sullo slancio, – ha spiegato Sharma – oscura la madre di tutte le bolle nei mercati statunitensi”. Ma allora in cosa si dovrebbe credere e investire? I suggerimenti fondamentali sono pochi ma ben precisi. La strategia vincente sarà quella di puntare su beni e servizi essenziali.
“Concentratevi su ciò di cui le persone hanno bisogno, non su ciò che vogliono”, si legge sul Financial Times. Sanità, alimentari, servizi pubblici, utility, settore aerospaziale e difesa. Questi saranno gli investimenti vincenti, a cui si accoda quella parte di investimenti del settore tecnologico legato al green e ai servizi online.