Causale bonifico: se commetti questo errore scattano i controlli e sono severi

Sempre e solo negatività per i contribuenti, specie quando la causale bonifico non è scritta perfettamente. È davvero così facile sbagliarla?

Sembrerebbe essere una bazzecola trasferire del denaro, poiché il gesto si risolve in qualche clic mediante App sul cellulare, ma bisogna chiarire immediatamente che lo stesso c’è possibilità di sbagliare. Anzi data la praticità, è molto più facile cadere in errore! Non si fa riferimento alle singole cifre o al destinatario, ma quanto alla causale bonifico che nasconde delle insidie non indifferenti.

sfondo banconota 100 euro virtuale e tondo con banconota e pc
Causale bonifico: se commetti questo errore scattano i controlli e sono severi- Trading.it

Nessuno vuole problemi con il Fisco, ma i controlli sono ordinaria amministrazione, e anche quando i cittadini pensano di aver fatto bene, finiscono per essere protagoniste di illeciti duramente puniti. L’assurdo sta nel fatto che molti di questi non credono di aver compiuto qualcosa di sbagliato, ma è proprio dopo la supervisione dell’ente che tutto si rivela.

Precisione e chiarezza sono fondamentali a livello fiscale e giuridico, ma in che senso? La lotta all’evasione va combattuta con ogni mezzo, e proprio la causale è lo strumento per eccellenza che permette di controllare al meglio tali spostamenti di denaro.

Come non sbagliare la causale bonifico? Guida per non fare errori

Se arrivato a questo punto credi di sentirti confuso, non temere, perché mediante qualche esempio pratico ed indicazione, tutto sarà cristallino. Appunto, se pensi di attuar già una scrittura adeguata degli elementi che servono al fine della causale bonifico, sveliamo dove la maggior parte delle persone commette un errore disastroso! Le conseguenze sono salate.

uomo scrive documento
Come non sbagliare la causale bonifico? Guida per non fare errori- Trading.it

La superficialità e la fretta sono nemiche della precisione, ecco degli accorgimenti che non devi sottovalutare. Innanzitutto, tracciare i trasferimenti di denaro mediante bonifici è preferibile ai contanti, perché è una modalità non solo pratica, ma anche trasparente. Per quanto semplice nel gesto, ci sono delle formalità da chiarire.

Anche perché se non c’è la causale, il bonifico va comunque a buon fine, la sua presenza è fondamentale solo per chi lo ha eseguito ai fini di tutela. Perché se per il Fisco si tratta di un “movimento di denaro strano”, allora indaga per prima cosa sulla causale, e se scritta male, è motivo di illecito.

Questa serve per chiarire i rapporti tra le parti, e anche se il motivo del pagamento fosse un semplice regalo, deve essere scritto senza aggiungere qualcosa di fuorviante.

Ad esempio, non si può scrivere solo “ringraziamenti”, ma indicare di cosa si tratta. Vanno bene anche poche parole, purché siano chiare e specifiche. Ovviamente, maggiori sono le somme in gioco, di più è l’attenzione alla possibilità di illecito. La causale funge come una sorta di “autodichiarazione” che mette in sicurezza chi fa il bonifico nel momento in cui si compie il versamento.

Chi lo riceve se nota “qualcosa di strano” può solo denunciare quanto avvenuto se vuole salvarsi le penne dal Fisco. Inoltre, una causale falsa la si rileva subito, perché se si fa un prestito a usurari e si scrive “regalo di compleanno”, le indagini faranno comunque trasparire l’illecito.

Ma quando avvengono delle incongruenze?

Incongruenze fiscali, esame di tutti i casi che superano la legge: cosa è necessario sapere

Dopo aver evidenziato le condizioni generali di illecito, adesso si indagano le singole casistiche. La difficoltà ad identificare il fine di un pagamento deve essere prevenuta in ogni modo, sia per singoli che per le aziende.

donna scrive documenti alla scrivania con pc e banconote
Incongruenze fiscali, esame di tutti i casi che superano la legge: cosa è necessario sapere- Trading.it

Non si riesce a definire il fine del pagamento quando la causale non corrisponde a quanto effettivamente inviato. Gli errori delle aziende nella causale provocano problemi nella deduzione della spese, specie se questa non chiarifica la natura del costo o del servizio. La conseguenza? Identificata come spesa deducibile, ma in realtà non lo è.

Vale pure per privati e per la richiesta di bonus. Anche nei contesti commerciali bisogna fare attenzione nel caso in cui ci siano ritardi sospetti. In ogni caso non bisogna dimenticare che per alcuni bonifici la causale deve essere chiara perché è stabilito dalla legge!

Pure le banche possono vivere le conseguenze degli errori in questione, rendendo più complessa la procedura. Se ci si rende conto che c’è qualcosa che non va, contattarla nell’immediato consultando un esperto fiscale, è la soluzione principale.

Si è fatto accenno ai bonus, infatti anche per le agevolazioni in questione bisogna scriverla correttamente nel documento “bonifico parlante”. Questa forma è più dettagliata di quella ordinaria, ma le condizioni da rispettare sono sempre le stesse. Solo nel caso in cui si facciano bonifici a fondi dello stesso soggetto, è inutile scrivere “giroconto”, basta indicare “ripristino risparmi” se il conto usato per il quotidiano era in rosso.

Compravendite immobiliari, tra privati, per risarcimento danni, donazioni, sono tutte le casistiche in cui scrivere in maniera sbagliata la causale, è un vero guaio. Ovviamente, senza trascurare gli altri documenti, come ad esempio la regolare registrazione all’ADE nell’atto di compravendita con rogito notarile in caso di acquisto, e senza notaio per l’affitto di una casa.

O come accennato agli accordi tra privati nell’acquisto di un auto ad esempio, o per risarcire danni vari specificando per bene. Le stesse donazioni riportare “donazione per laurea, matrimonio, nascita, anniversario…” non è mai un’esagerazione. Anche per quelle indirette “contributo acquisto casa” a un figlio.

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