Casalinghe e lavoratrici part time, in pensione a 57 anni? Cosa ha stabilito l’INPS

Una buona notizia è in arrivo dell’Inps per casalinghe e lavoratrici part time: per loro c’è una pensione erogabile già a 57 anni. Ecco di cosa si tratta.

Casalinghe e lavoratrici part time

Le casalinghe sono delle vere e proprie lavoratrici non riconosciute: passano l’intero giorno assorte in faccende domestiche, nella gestione della casa e nella cura dei figli. Allo stesso modo, le lavoratrici part time si ritrovano a passare metà giornata a lavoro spesso senza un vero e proprio contratto regolare, e quindi senza un vero e proprio trattamento contributivo ai fini pensionistici.

Quello che non tutti sanno è che a questa categoria di donne, qualora ne facessero richiesta entro gennaio 2022, spetta una pensione prima dei 60 anni. Ecco cosa ha stabilito l’Inps.

In pensione a 57 anni, ecco in cosa consiste la decisione dell’Inps a favore di casalinghe e lavoratrici part time

Senza alcun dubbio, quella introdotta dall’Inps è una grande misura che favorirà la tutela di donne che, molto spesso, non ricevono un giusto riconoscimento. Casalinghe e lavoratrici part time, infatti, potranno accedere alla pensione già a 57 anni a patto che esse siano iscritte al Fondo casalinghe.

Il Fondo di previdenza casalinghe, infatti, assicura la pensione di vecchiaia già a 57 anni alle proprie iscritte: tra le beneficiarie di questa misura vi sono sia coloro che non hanno mai compiuto un’esperienza lavorativa, sia coloro che sono lavoratrici part-time.

LEGGI ANCHE: Governo: nuova ipotesi, aumento delle buste paga e pensioni

Essa, però, è una pensione integrativa e, quindi, chi si iscrive a tale Fondo dovrà versare una quota mensile di propria tasca. In questo caso, ai fini pensionistici, l’importo minimo mensile è di circa 25 euro.

Ci sono, inoltre, alcuni requisiti da rispettare per accedere a tale trattamento di vantaggio.

Quali sono i requisiti per l’accesso

Come già anticipato, ci sono dei requisiti di fondamentale importanza la cui mancanza può precludere l’accesso a tale opportunità pensionistica. In primo luogo, è richiesto il versamento di almeno 5 anni di contributi; è, inoltre, necessario che l’importo spettante corrisponda a quello dell’assegno sociale maggiorato del 20%.

Dunque, se nel 2021 l’assegno sociale ammonta a 460,28 euro, di conseguenza la pensione maturata dovrà essere pari a 552,34 euro: solo in questo caso l’Inps riconoscerà il pensionamento già a 57 anni.

Infine, è importante ricordare che anche le casalinghe hanno il diritto a richiedere la pensione di cittadinanza, qualora esse abbiano un reddito inferiore a 9360 euro annui.

Gestione cookie