Quando si riceve una casa in donazione, chi è che paga l’IMU? Questa è una domanda che in molti si pongono. Scopriamo insieme cosa prevede la Legge in merito e cerchiamo di fare maggiore chiarezza in merito alla questione.
Secondo quanto previsto dal nostro Codice Civile, la donazione è un atto con cui una persona arricchisce l’altra a titolo gratuito e senza ricevere nulla in cambio.
Dunque, attraverso questa procedura si un immobile o un bene mobile a un donatario. Tale procedura, inoltre, per essere valida deve essere conclusa sotto il controllo di un notaio e alla presenza di due testimoni.
In merito, in molti si chiedono chi è che paga l’IMU una volta che la casa è stata data in donazione. Scopriamo insieme cosa prevede la Legge in merito e tutto quello che c’è da sapere.
Quando si verifica la cessione della nuda proprietà da parte di un donante nei confronti di un donatario, si può procedere o meno con la riserva di usufrutto. In questo particolare caso, infatti, tutte le incombenze della casa ricadranno sulle spalle dell’usufruttario. Sarà il donatario, dunque, che pagherà le tasse e, quindi, anche l’IMU sull’immobile. Tuttavia, nel momento in cui l’usufruttario fissi in quell’immobile la residenza, essa diventerà la sua abitazione principale e non sarà più necessario pagare tale imposta.
Qualora, invece, il donatario dia in locazione la casa ricevuta in donazione ad un terzo, essa non sarà più la sua abitazione principale. In questo caso sarà il nudo proprietario a dover versare la somma richiesta dell’IMU, anche se non è più proprietario dell’immobile. Come specificato dagli esperti di La Legge per Tutti, al contrario, nel caso in cui il donatario diviene esclusivo proprietario dell’immobile dopo la donazione, egli sarà sempre soggetto al pagamento di tale imposta, qualora si verifichino le condizioni per il pagamento e non vi sia esenzione alcuna.
Cosa accade, invece, quando la donazione è fatta da un genitore nei confronti di un figlio? In questo caso cambiano molte cose.
Quando un padre dona un immobile ad un figlio, anche in questo caso colui che dovrà pagare l’IMU a meno di esenzioni è il figlio, in quanto nuovo proprietario dell’abitazione. In questo caso, infatti, con l’atto scatta in automatico anche il debito d’imposta che, in caso di cessione della proprietà piena e senza usufrutto, ne diviene il pieno proprietario.
Il figlio, dunque, potrà essere esentato dal pagamento dell’imposta solo nel caso in cui egli vi trasferisse la propria residenza e l’immobile divenga la sua abitazione principale. Solo in questo caso non sarà dovuto corrispondere alcunché.
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