Casa coniugale, i separati possono dirle addio per sei precise ragioni. Scopriamo quali sono, più nel dettaglio.
Separarsi non deve essere un’esperienza semplice, ma molto dolorosa, soprattutto se uno dei due partner è ancora innamorato. Paradossalmente, sarebbe tutto meno complicato se, dopo attenta analisi interiore, ci si lasci di comune accordo.
Non che non accada, anzi, ma ci sono moltissimi casi, purtroppo, in cui prevalgono rancori, questioni di soldi, dispetti vari e molto altro ancora. A volte, infatti, non è affatto semplice. Quando non c’è accordo, bisogna ricorrere al Tribunale, per poter trovare un’intesa.
Quando ci si separa, il vivere nella casa coniugale o meno dipende da tutta una serie di aspetti, tra cui anche le azioni che un coniuge può mettere in atto nei confronti dell’ex.
Per non parlare del fatto che possono esserci dei comportamenti che influiscono non poco su chi vivrà nell’abitazione coniugale.
Casa coniugale, quando la si perde: i motivi
La legge italiana ha individuato alcune ragioni per cui uno dei coniugi potrebbe perdere il diritto di vivere in quella casa.
La casa coniugale può essere assegnata a uno dei due ex nel corso della procedura di separazione, soprattutto se uno dei coniugi ha figli minori o che necessitano di un luogo stabile in cui vivere. Se uno dei due coniugi si comporta in modo molesto, minaccioso, verso l’altro, può perdere il diritto a vivere nella casa coniugale. Il giudice lo potrebbe far allontanare, per stalking.
Si perde il diritto a vivere nella casa coniugale, anche se si abbandona il domicilio familiare senza giustificato motivo. A quel punto, il giudice potrebbe dare all’altro coniuge la possibilità di restare a vivere in quell’abitazione.
Se uno dei coniugi non contribuisce alle spese per il mantenimento dell’abitazione, il giudice potrebbe tenere conto di questo elemento, nel momento in cui deciderà a chi assegnare l’immobile coniugale.
Quando i due coniugi fanno una vita da separati in casa, il giudice potrebbe decidere che uno dei due non deve più vivere nella casa, se si tratta di una separazione effettiva e se l’altro ha ormai un nuovo alloggio.
Se l’ex coppia, per concludere, riesce a trovare un’intesa per potersi suddividere i beni, casa coniugale compresa, si potrebbe stabilire chi ha diritto a vivere in quell’abitazione e fino a quando può farlo.