Cartelle esattoriali, possibile sconto per chi rinuncia al ricorso, il sottosegretario all’economia Freni: “pace tributaria”
Tema importante e che desta attenzione quello inerente le cartelle esattoriali, al cui riguardo arrivano le parole del sottosegretario all’economia Freni, inerenti la “pace tributaria”: ecco alcuni dettagli in merito.
Tiene banco il tema del Fisco, con la macchina che si è rimessa in moto e, come si legge su Il Giornale, 2,5 milioni di lettere in arrivo, mentre il governo, viene spiegato che spinge per avviare la procedura entro giugno ed iniziare i controlli già a luglio. A farsi sentire però è la crisi economia e sociale che ha investito il Paese, soprattutto in questi ultimi mesi, visto i rincari dell’energia.
Circa l’ipotesi di uno sconto per le cartelle esattoriali, ad essere intervistato da Il Messaggero, è il sottosegretario all’Economia Federico Freni, il quale spiega che, sarebbe previsto per tutti quelli che rinunciano al ricorso. Si parla, quindi, di “pace tributaria“. Questi ha spiegato che sono al lavoro circa un meccanismo “analogo a quello già esistente per i giudizi di responsabilità davanti la Corte dei Conti”.
Ancora, si legge di “un rito speciale che, ad istanza della parte, consenta di definire la lite prima del giudizio a fronte del pagamento di una somma inferiore“.
Il Giornale spiega che, sostanzialmente si tratterebbe di una riduzione da applicare a chi rinuncerà a scontarsi col Fisco.
A chiedere una nuova pace fiscale è il leader della Lega, Matteo Salvini, e si legge che Freni si dice d’accordo nel trovare una soluzione per tutti quelli che non siano riusciti a rispettare le scadenze. Davanti a tale situazione, afferma che “far finta che il problema non esista non aumenterà le entrate dello Stato, anzi“. E ancora, in merito ad una “nuova rottamazione” e ad un “piano organico di rateizzazione per le sole cartelle sotto i diecimila euro” spiega che “sono passaggi chiave per un apolitica di supporto concreto a famiglie e imprese in difficoltà”.
Non solo cartelle esattoriali: caro energia, delega fiscale e Superbonus
Intanto, alcuni dettagli sullo strumento del Fisco, con controlli su immobili e recupero dell’eventuale negli uffici tributi dei Comuni italiani in merito alle tasse sugli immobili.
Il sottosegretario all’Economia Freni, intervistato da Il Messaggero, ha definito quali priorità, si legge su Il Giornale, fronteggiare il caro energia e carburanti i cui impatti riguardano non solo le imprese ma anche le famiglie. Ad esser stati emessi a disposizione, “sette miliardi destinati alla riduzione delle accise e interventi per azzerare oneri di sistema e tagliare bollette”.
Ad esser fonte di preoccupazione è anche lo spread, in particolare modo perché “il debito dell’Italia” non permette quella “libertà di azione di cui, in questo contesto, sarebbe utile disporre”. Per Freni la soluzione riguarda l’insistere con le riforme, per dimostrare l’affidabilità del Paese.
In merito alla delega fiscale vi è soddisfazione con Freni che assicura che “il catasto resta a struttura reddituale, è escluso ogni possibile aumento di tasse sulla casa“, spiega, a dispetto invece di poca tranquillità in merito all’interruzione da parte delle banche dell’acquisto dei crediti fiscali derivati dal Superbonus.
Questi infatti non cela la propria preoccupazione e spiega che ritene necessario “un intervento definitivo” il quale possa permettere “di superare una volta per tutte le criticità registrate dalle imprese e, al contempo, di evitare i fenomeni elusivi che hanno caratterizzato il passato”.