I termini della rottamazione cartelle esattoriali sono stati più volte prorogati, eppure, sono circa 300 mila i contribuenti che non hanno versato le rate durante il periodo di pandemia.
Questo dato potrebbe anche aumentare considerando i contribuenti che non hanno pagato prima dell’8 marzo 2020, data in cui è stato previsto il blocco dei pagamenti. Il Governo per aiutare tutti i contribuenti in difficoltà è allo studio su una misura da inserire nel nuovo decreto fiscale previsto per fine anno.
La nuova misura allo studio riguarderebbe una remissione delle rate scadute per imprese e famiglie. In questo modo i contribuenti decaduti dalla rottamazione potranno riprendere i pagamenti senza aggravio di sanzioni e interesse. Questa nuova possibilità scatterebbe con le rate della Pace fiscale in scadenza a fine novembre 2021.
Cartelle esattoriali: riemissione delle rate scadute
Tra le tante ipotesi allo studio, si evidenzia la nuova proposta di riemissione delle rate della rottamazione, per coloro che sono decaduti dalla definizione agevolata. Questa nuova misura potrebbe interessare anche coloro che non hanno pagato le rate prima del 2020, ma ancora non si hanno notizie certe.
Precisiamo che il contribuente che non paga le rate di rottamazione o saldo e stralcio, oppure, le paga in ritardo rispetto alla nuova scadenza, perde il beneficio. Questo significa che l’Agenzia delle Entrate potrà procedere alla riscossione dell’intero debito con l’aggiunta di sanzioni e interessi. Inoltre, le somme già versate saranno considerate come acconto sul debito dovuto.
La prossima scadenza della rottamazione è il 30 settembre e riguarda tutte le rate in scadenza al 31 luglio 2020. Inoltre, sono ammessi cinque giorni di tolleranza senza aggravio di interessi e sanzioni, dalla data di scadenza del pagamento. Quindi, la rata del 30 settembre potrà essere effettuato entro il 5 ottobre 2021.
Al 30 settembre 2021 scade anche la rata di luglio 2020 del saldo e stralcio, pagabile entro il 5 ottobre 2021.
LEGGI ANCHE>>>Rottamazione con stop ai pignoramenti: i fortunati che ne beneficeranno
Stralcio dei debiti fino a 5.000 euro
Il Governo per agevolare i contribuenti ha previsto nel decreto Sostegni lo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro.
Lo stralcio riguarda tutti i ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. La data di cancellazione dei debiti, per un importo residuo fino a 5.000 euro, è prevista per il 31 ottobre 2021 e coinvolgerà un’ampia platea di beneficiari.
Il calcolo dei debiti residui è stato effettuato al 23 marzo 2021, data in cui è entrato in vigore il decreto Sostegni. La possibilità di cancellazione dei debiti fino a 5.000 euro è prevista anche per coloro che sono decaduti dalle precedenti rottamazioni per mancato pagamento delle rate.
Per aiutare i contribuenti l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione un servizio di verifica online che permette di controllare i carichi interessati all’annullamento. Inoltre, il servizio gratuito permette in autonomia di stampare rate di versamento, moduli per la rateizzazione, eccetera.
Ricordiamo che la riemissione delle rate scadute al momento è solo una proposta, per sapere qualcosa di certo bisogna attendere il nuovo decreto.