Le cartelle esattoriali rappresentano un incubo per molti italiani. Ora è possibile verificare nel dettaglio la propria situazione debitoria nei confronti del Fisco on line e decidere come procedere…
L’informatizzazione è un processo inevitabile, l’Italia è ancora indietro e infatti buona parte dei soldi che l’Unione Europea ci darà nei prossimi anni dovrà servire proprio a portare avanti questo processo. Ma molte cose si possono già fare on line, comodamente quindi da casa senza dover essere… rimbalzati da ufficio a ufficio con la speranza di trovare un impiegato che ci spieghi la situazione e cosa fare per risolverla.
Al riguardo, incubo degli incubi delle notti di moltissimi italiani, sono per definizione le cartelle esattoriali, ma almeno da qualche tempo è possibile controllarle on line e sapere in anticipo se una di queste sta per arrivare o magari se quella che ci interessa fa parte del condono che riguarda quelle emesse tra il 2000 ed il 2010.
E’ indubbiamente una notevole comodità quella di poter controllare le cartelle direttamente da un tablet o da un personal computer o grazie alla specifica sezione messa a disposizione dei contribuenti, dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione.
Bisogna entrare nella Sezione Cittadini del sito agenziaentrateriscossione.gov.it, ed andare a cliccare su “Controlla la situazione”. A quel punto, ci sono 5 possibilità per continuare a navigare sulla pagina, andando a trovare la propria area personale. Usare Spid, Cie, Carta nazionale dei servizi, credenziali rilasciate dalla stessa Agenzia delle Entrate o grazie al portale Inps, ma solo se in possesso dello Spid.
Diversa, ma di poco, la procedura che riguarda le imprese. Invece di cliccare su Cittadini andremo a fianco su Imprese e Professionisti. Qui diventano 3 le chances per entrare: Cie, credenziali dell’Agenzia delle Entrate, Carta nazionale dei servizi.
Nelle aree personali, potremo trovare la situazione debitoria; c’è possibilità di pagare; chiedere la rateizzazione di un debito, se questo è inferiore a 100mila euro; chiedere la sospensione delle misure di riscossione; prendere visione della documentazione per un’eventuale adesione alla pace fiscale.
Ora, capiamo meglio in che modo effettuare il controllo. Una volta entrati nell’area personale, bisognerà cercare la voce “situazione debitoria”. Troveremo in avanti, un menù a tendina, ci si clicca e da lì si potrà scegliere o la situazione personale o quella dell’impresa. Per andare avanti, digitare Codice Fiscale o Partita Iva a seconda del caso.
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Ora possiamo decidere se analizzare le cartelle esattoriali già pagate o quelle in debito. Per quelle su cui abbiamo dubbi, andremo quindi alla voce “Cartelle esattoriali da saldare”, per poi andare su una delle 3 opzioni: controllare i dettagli dei diversi documenti; visualizzare importi ancora da pagare con relative scadenze; verificare se i suddetti importi siano sospesi, rateizzati o scontati. E in quella pagina si possono inoltre pagare le cartelle in oggetto.
L’Agenzia delle Entrate e Riscossione ha anche preparato una guida per il controllo delle cartelle che controllare cliccando qui.
Ma a questo punto prima di saldare le eventuali cartelle da pagare conviene aspettare il 31 ottobre quando arriverà arriva lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro, per redditi fino a 30.000 euro Vediamo quali sono le cartelle che verranno cancellate e chi può beneficiare del provvedimento oltre ai nuovi termini per pagare quelle che sono rimaste in sospeso.
Le cartelle interessate dal condono sono quelle che sono state affidate agli agenti della riscossione (prima Equitalia e ora Agenza Entrate Riscossione) tra il 2000 e il 2010.
Atttenzione non parliamo di un condono tombale di tutti i debiti di quegli anni, ma esclusivamente delle cartelle di valore complessivo fino a 5.000 euro, comprensivo di interessi e sanzioni. Di fatto, una grossa fetta di stralci potrebbe riguardare Imu, Tasi o bolli auto dimenticati.
Rientrano tra le cartelle annullate anche quelle per le quali si è eventualmente aderito alla rottamazione-ter. Sono invece escluse i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti, le somme dovute per il recupero di aiuti di Stato, le multe o sanzioni derivanti da sentenze penali di condanna.
Non tutti possono beneficiare di questo sconto, infatti solo chi nel 2019 ha posseduto redditi fino a 30.000 euro complessivi lordi annui rientra nel condono, siano essi persone fisiche o imprese.
Sarà direttamente Agenzia entrate Riscossione che provvederà alla cancellazione dei debiti laddove vengano rispettati i parametri di cui sopra.
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