Ti sei mai chiesto se il tuo passaporto è ancora valido o se basta la carta d’identità per volare fuori dall’Europa? Il nuovo “pacchetto cittadinanza” potrebbe cambiare le regole che conosciamo da sempre. Mentre alcuni si adeguano senza fare troppe domande, altri, come Bruna e Raffaele, si trovano a fare i conti con novità che possono mandare all’aria i piani.
Bruna e Raffaele avevano organizzato tutto per un viaggio in Argentina. Per lui, un ritorno alle radici familiari. Quando però arrivano in aeroporto, scoprono che la carta d’identità non basta per entrare nel Paese. Il passaporto di Raffaele è scaduto e non può essere prorogato. Così il viaggio sfuma. È qui che iniziano a capire che qualcosa è cambiato, e non si tratta solo di burocrazia. Da quel giorno, si informano e scoprono il nuovo “pacchetto cittadinanza”.

Passaporti e carte d’identità: si volta pagina
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un insieme di norme che rivoluzionano l’uso dei documenti. La carta d’identità, in futuro, potrà essere usata per viaggiare anche in Paesi extra UE, ma solo se l’Italia stipula accordi bilaterali. Nel frattempo, cambia anche il passaporto: non sarà più possibile prorogarne la durata. Una pratica ormai fuori uso che ora viene cancellata ufficialmente.
Il nuovo passaporto sarà dotato di microprocessore e dati biometrici per allinearsi agli standard internazionali. Sparisce anche il passaporto collettivo, usato da gruppi per viaggiare insieme. Ogni viaggiatore dovrà avere il proprio documento. Importanti novità anche per i minori di 14 anni che viaggiano con un solo genitore: verrà rilasciata un’attestazione ufficiale dallo Stato italiano, semplificando i controlli nei Paesi esteri.
In caso di smarrimento del passaporto, le regole cambiano: se succede all’estero, prima bisogna fare denuncia alla polizia locale, poi rivolgersi al consolato italiano. Una procedura pensata per essere chiara e omogenea.

Una cittadinanza più responsabile
Il cuore del nuovo pacchetto cittadinanza è il rafforzamento del legame tra chi richiede la cittadinanza e l’Italia. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che la cittadinanza italiana non può diventare un prodotto da ottenere con facilità. I requisiti saranno più rigidi per evitare abusi, soprattutto da parte di chi cerca scorciatoie.
Con oltre 60.000 cause pendenti per il riconoscimento della cittadinanza, gli uffici italiani sono sotto pressione. Il nuovo approccio punta a tutelare chi ha un reale rapporto con il Paese e a rendere più efficienti i servizi consolari, che ora si dedicheranno soprattutto ai cittadini già riconosciuti.
Bruna e Raffaele, dopo la disavventura, hanno capito quanto sia importante tenersi aggiornati. Le regole cambiano, silenziosamente ma radicalmente.