Qualsiasi occasione di risparmio è ben accetta, e deve essere sfruttata nel migliore dei modi: ma come fare se tutto sembra già prestabilito? Seppur si tratti di una misura delineata in maniera specifica, ci sono delle modalità che ne permettono l’ottimizzazione, ergo un aumento dei benefici da acquisire. Una di queste si consolida proprio nel fatto di poterne chiedere molteplici. Ma sarà una mossa legale?
![sfondo carta dedicata a te e focus su mano con simbolo euro](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/Carta-Dedicata-Te-04-02-2025-Trading.it_.jpg)
Innanzitutto, bisogna cercare di capire cosa sia la carta dedicata a te. È una proposta di matrice Statale, appunto è il Welfare State dedito al benessere del cittadino che ha deciso di promuoverla mediante un contributo di 500 euro a determinate famiglie. Si tratta di quelle con un ISEE che non supera i 15 mila euro. La si può impiegare nell’acquisto di beni di prima necessità e del quotidiano, da quelli alimentari, al carburante, fino agli abbonamenti per i mezzi pubblici.
Si tratta di un sostegno importante, ma è anche per chi non riceve altri sussidi della tipologia Naspi o Cassa integrazione. Oltre al requisito economico, bisogna averne degli altri. Come essere regolarmente registrati all’Anagrafe Comunale, dando poi la priorità ad una composizione familiare con almeno tre membri, di cui uno nato entro il 31 dicembre.
La Carta Dedicata Te, come realizzare più richieste? Verità e praticità
La modalità di assegnazione è un tassello fondamentale, e per questo non va assolutamente data per scontata. Soprattutto si risponde al principale quesito presentato nel paragrafo precedente: è legale chiedere più di una carta dedicata a te? Intanto non la si chiede, ed è doveroso spiegare come ottenerla. Secondariamente, la risposta è no, ma ci sono dei casi specifici che fanno agire diversamente.
![banconote 50 euro in mano](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/euro-Carta-Dedicata-Te-04-02-2025-Trading.it_.jpg)
Appunto, la carta è assegnata in automatico dallo stesso Comune in cui si ha la residenza. Di conseguenza, non serve averne presentato domanda. Ci saranno delle famiglie idonee, e delle altre no, e quelle con tutti i requisiti saranno informate dallo stesso Comune di residenza. La potranno poi ritirare lo strumento di ausilio economico-sociale negli appositi uffici postali.
Come già accennato, non è legale averne più di una. Anche perché uno dei requisiti per ottenerla è proprio quello di non ricevere nemmeno altri sussidi, quindi non ha in sé l’accezione della cumulabilità. Chi attua dei gesti del genere può ricorrere in delle salate sanzioni, ma tuttavia, c’è chi comunque riesce a non cadere nell’illecito e ad averne di più.
Passaggi per capire come ottenerla nel concreto: pc e mouse, soluzione passo, passo!
Saper quindi controllare, seguendo passaggio per passaggio, se si è già dei possessori, e se si rientra in queste ulteriori casistiche, è un punto essenziale da non sottovalutare. Infatti, ci sono quattro modalità che fanno la differenza, e che permettono al singolo cittadino di avere la situazione sotto controllo, anche per capire se è in regola o meno.
![persone in ufficio](https://www.trading.it/wp-content/uploads/2025/02/ufficio-Carta-Dedicata-Te-04-02-2025-Trading.it_.jpg)
Se i membri della famiglia sono “legalmente separati” e vivono quindi in indirizzi diversi, possono avere diritto a più carte, purché ciascuno ne abbia i requisiti. Anche nel caso di cambiamenti della composizione familiare, se nasce un nuovo figlio, basta richiedere una nuova rivalutazione ISEE. Questi ne possono avere di più Ma come verificare se si è a norma?
Si può controllare accedendo al portale delle famiglie dell’INPS, mediante credenziali SPID, CIE o CNS. Ci sono tutte le informazioni sui bonus, domande, e pagamenti. Nello specifico, la sezione dei “bonus sociali” serve per capire a cosa si ha diritto, se se ne possono avere degli altri e per vedere la data di trasmissione della DSU.
Ancora, ci si può rivolgere agli uffici del proprio Comune, essi informeranno sugli eventuali sussidi da percepire se ci sono. Questo perché hanno accesso alle liste dei beneficiari fornite dall’INPS, strumento che serve in primis a loro per capire a chi inviare in automatico il beneficio.
Assicurarsi che poi la Dichiarazione Sostitutiva Unica sia stata correttamente trasmessa, e che l’ISEE sia aggiornato, è fondamentale per accedervi. Infine, gli stessi Comuni pubblicano l’elenco dei beneficiari delle misure, e lo si può riscontrare sempre sul sito web di questi.