Occhio ai cambiamenti riguardanti la Carta Acquisti che, a partire dal 1° gennaio 2022, presenta dei nuovi requisiti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il 2022 è da poco iniziato e tutti quanti speriamo che questo nuovo anno possa portare con sé delle buone notizie, soprattutto considerando che giungiamo da due anni particolarmente difficili a causa dell’impatto negativo del Covid, sia dal punto di vista sociale che economico. Molte, persone, purtroppo, si ritrovano a dover fare i conti con delle serie difficoltà nel riuscire a far fronte alle varie spese. A partire dal cibo, passando per le bollette, fino ad arrivare alle varie necessità quotidiane, d’altronde, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio.
Proprio in questo ambito, pertanto, sono in molti ad attendere con impazienza i pagamenti della carta acquisiti. A proposito di quest’ultima, inoltre, bisogna fare i conti con delle importanti novità. A partire dal 1° gennaio 2022, infatti, sono in vigore nuovi requisiti, in quanto gli importi di reddito e l’indicatore ISEE che regolano l’accesso a tale misura, sono perequati, nel 2022, al tasso di inflazione ISTAT. Entriamo pertanto nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Conosciuta con il nome di Social Card, quest’ultima, introdotta il 25 giugno 2008, è volta a garantire un sostegno alle persone economicamente svantaggiate, grazie all’erogazione di una ricarica bimestrale. Un aiuto senz’ombra di dubbio importante, che si ritrova ad essere oggetto di importanti cambiamenti, a partire dal 2022, per quanto riguarda i requisiti.
Entrando nei dettagli, stando a quanto si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a partire dal 1° gennaio 2022 sono in vigore gli aggiornamenti ISTAT per gli importi di reddito e l’indicatore Isee da rispettare, al fine di poter beneficiare di tale misura. In particolare i soggetti interessati devono essere genitori con bambini di età inferiore a 3 anni o persone con più di 65 anni aventi Isee inferiore a 7.120,39, anziché 7.001,37 euro come nel 2021. Per chi ha più di 70 anni l’importo complessivo dei redditi percepiti non deve risultare superiore a 9.493,86 nel 2022. Nel 2021, invece, tale limite era pari a 9.335,16 euro.
A partire da gennaio del 2022, pertanto, i soggetti interessati ad ottenere la Social Card dovranno presentare apposita modulistica, prestando attenzione ai nuovi limiti reddituali e Isee poc’anzi citati, che risultano aggiornati al tasso di inflazione Istat. A proposito dell’Isee, inoltre, ricordiamo di prestare attenzione all’errore che molti commettono, in modo tale da evitare spiacevoli sorprese e perdere di conseguenza il diritto a poter beneficiare di vari bonus e agevolazioni, come appunto la Social Card.
Come già detto, quindi, a partire da gennaio del 2022, i cittadini aventi diritto alla Carta Acquisti dovranno presentare apposita domanda tenendo in considerazioni i nuovi requisiti. Al fine di poter beneficiare di tale misura, d’altronde, bisogna presentare apposita domanda ogni anno, preferibilmente a partire da metà gennaio. Per quanto riguarda la modulistica, inoltre, ricordiamo che è disponibile presso gli Uffici postali e sui siti internet di Inps, Poste Italiane, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La ricarica della social card è pari ad 80 euro ogni bimestre, ovvero 40 euro al mese. Tale importo può essere utilizzato per pagare le bollette, ma anche per l’acquisto di altri beni di prima necessità. Al fine di verificare se la ricarica è stata effettuata, inoltre, si deve verificare il saldo. A tal fine non bisogna fare altro che accedere all’apposito servizio disponibile sul sito di Poste Italiane. In alternativa è possibile chiamare da rete fissa il numero 800.666.888 oppure da mobile il numero 800.130.640.
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Per quanto riguarda i pagamenti, inoltre, ricordiamo che vengono effettuati ogni 60 giorni, in genere nei mesi di gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre. Le date di pagamento, comunque, possono risultare diverse da un soggetto all’altro e per questo si consiglia sempre di verificare il proprio saldo, attraverso una delle modalità poc’anzi citate.
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