Luigi Gubitosi è nato nel 1961 ed è uno dei manager in Italia ad aver guidato il numero maggiore di aziende assumendo cariche di massimo rilievo.
Gubitosi ha oggi una carriera figlia della sua esperienza e della sua capacità di riorganizzare e risollevare, oltre che condurre, le sorti aziendali.
Luigi Gubitosi si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Napoli. In seguito decide di proseguire i suoi studi in ambito internazionale presso la London School of Economics. La scelta trasversale presa con coraggio rispetto al percorso di studi iniziale, sarà un elemento fondamentale che lo aiuterà a gestire le vicende aziendali con grande competenza.
A questo proposito Gubitosi è professore nel corso avanzato di Finanza Aziendale presso l’Università Luiss Guido Carli dove ha insegnato anche Strategie d’Impresa.
Successivamente agli Studi nel Regno Unito si reca in Francia per conseguire un master in Business Administration all’Insead di Fontainbleau. Dato il notevole curriculum, a cominciare dal 1986 fino al 2005 ricopre una serie di incarichi in grandi aziende italiane:
Fiat: direttore finanza e responsabile Tesoreria, presidente del Consiglio di Amministrazione di Fiat Partecipazioni. Diventa inoltre un membro del Consiglio di Amministrazione di Ferrari, Iveco, Itedi, Comau e Magneti Marelli.
L’inizio della carriera di ge nel settore telecomunicazioni
Luigi Gubitosi è in grado gestire le situazioni attingendo dai suoi studi, mettendo in correlazione tra loro le sue competenze riesce a spaziare tra diversi ambiti lavorativi. Nel 2007 infatti inizia la sua carriera nel settore delle telecomunicazioni. In questo settore diventa decisivo quando nel 2018 esclude Huawei dalla gara di appalto per costruire la rete 5G in Italia.
La mossa mette al riparo le infrastrutture strategiche dell’Italia da una potenziale interferenza futura di operatori facenti capo a interessi di nazioni straniere. Queste scelte possono rivelarsi fondamentali in un ottica di contenimento economico e geopolitico. Considerando l’Italia come un tassello chiave nella strategia europea, le telecomunicazioni ne rappresentano, a fianco a quello energetico, il settore di massima rilevanza. Sarà in parte anche per questo che Gubitosi dopo aver guidato società come Tim e Wind fino al 2011, viene nominato dal Governo direttore generale della Rai.
Questo avviene successivamente una parentesi in Bank of America, in cui viene designato country manager e responsabile del corporate investment banking della filiale Italiana. Il governo italiano osservato il variegato curriculum, trova la persona giusta per riorganizzare l’offerta e il modello televisivo di Viale Mazzini. La sua esperienza in Rai si conclude nel 2015 mantenendolo tuttavia all’interno dell’orbita istituzionale. Ritorna protagonista di una delle maggiori partecipate di Stato nel 2017, con un incarico che lo vede impegnato nell’obbiettivo di riportare in pareggio di bilancio le finanze di Alitalia.
Nel 2018 il nuovo amministratore delegato e direttore generale di Telecom Italia è ancora Luigi Gubitosi. Il manager oltre la gestione delle grandi aziende pubbliche e private con sede in Italia è anche un grande appassionato di scacchi. È stato infatti membro del Comitato organizzatore delle Olimpiadi degli scacchi svoltesi a Torino nel 2006.