Unicredit: il contesto operativo e i servizi di trading della prima banca italiana

Il gruppo UniCredit nasce nel 1998 dalla fusione tra Credito Italiano e Unicredito, ma le origini della banca italiana sono molto più antiche. Oggi è la prima banca italiana per patrimonio gestito e per ricavi.

unicredit

Unicredit è oggi un istituto solido e affidabile con 26 milioni di clienti. Per comprendere le sue origini e come sia arrivata a questo risultato bisogna risalire al 1870. Dopo l’unità d’Italia viene fondata la Banca di Genova che nel 1895 si trasformerà in Credito Italiano.

Questa sarà la banca che distinguendosi per le sue capacità economiche diventa negli anni ’30 istituto di riferimento di interesse nazionale. Sarà anche la protagonista della prima privatizzazione in Italia con la creazione nel 1998 di una holding denominata Unicredito Italiano.

Il Gruppo è formato in quegli anni da dall’integrazione di Credito Italiano, Rolo Banca 1473, Cariverona, Banca CRT, Cassamarca, Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Cassa di Risparmio di Trieste. A partire dal 1999 il gruppo finanziario inizia un processo di espansione e crescita nel mercato europeo. Vengono acquisite banche da economie che allora vivevano un periodo di transizione come la Polonia, la Bulgaria e la Slovacchia.

Nel 2002 tutte le banche facenti parte del gruppo vengono fuse in Unicredito Italiano. Il nome UniCredit viene assegnato al gruppo soltanto un anno dopo.

Il contesto operativo di UniCredit

UniCredit è uno dei principali gruppi finanziari Europei e possiede una delle più grandi fette di mercato nell’Europa centro orientale. La banca opera in 22 paesi con circa 9.578 filiali e oltre 162.000 dipendenti.

L’istituto si divide in tre settori UniCredit Banca, riservata alla clientela al dettaglio e alle piccole imprese, UniCredit Private Banking, rivolta a clienti istituzionali o con grandi patrimoni e UniCredit Banca d’Impresa specifica per le imprese. Nonostante le numerose fusioni e acquisizioni di UniCredit, questa realtà sta oggi rivedendo il suo ruolo e ridimensionando i suoi asset.

A partire dagli anni 2000 ha proseguito la sua espansione in Europa, con acquisizioni rilevanti in particolare in Germania. La guida di Alessandro Profumo porta l’istituto di credito all’apice del suo prestigio economico. L’OPA del 2005 sulla holding tedesca HVB Group assicura il controllo di importanti istituti collocati in diversi paesi europei. Lo stesso accade in Polonia dove Bank Pekao la banca acquistata nel 1999 da UniCredit diventa il principale istituto di tutto il Paese.

L’espansione si arresta con la crisi del credito del 2008, con un effetto devastante sulla capitalizzazione del titolo che perde in prima battuta circa il 30% del suo valore.

Il calo degli utili e il nuovo piano industriale di UniCredit

Nel 2018 la banca ha chiuso in maniera positiva il suo anno fiscale con un utile pari a 3,9 miliardi di euro. Ma già 2019 UniCredit comincia a vendere il 50% della sua partecipazione in FinecoBank per poi cederla definitivamente. Qualche mese più tardi cede anche la quota di Mediobanca pari 8,4%.

La vendita incrementa la liquidità dell’Istituto per 785 milioni di euro e guadagna in borsa il 6%. Nonostante questo la banca risente non soltanto della recente crisi economica, ma deve riorganizzare filiali e personale, dato i sempre più diffusi servizi digitali, che fanno a meno di sportelli e operatori.

Il bilancio del 2019 per UniCredit si chiude infatti con un utile netto in calo del 17,9% rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno viene presentato il nuovo piano industriale e finanziario 2020-2023. È previsto un taglio di 8 mila dipendenti di cui 5 mila in Italia e la chiusura di 450 filiali nel nostro paese. Data l’incertezza degli scenari economici e il mutamento nell’offerta dei servizi bancari per il momento non sembra esserci possibilità di un nuovo ciclo di espansioni.

Chi è a capo di UniCredit?

Amministratore delegato Unicredit: Andrea Orcel

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Roma nel 1986. Inizia subito la sua carriera un anno dopo nel settore finanziario nel ramo obbligazionario. Tra le sue esperienze più rilevanti ci sono quelle del 1988 in cui lavora per Goldman Sachs. Nel 2012, Andrea Orcel è entrato in UBS come Membro del Comitato Esecutivo di Gruppo e poi Presidente, dell’Investment Bank. Fino al 2014 Ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato per UBS per poi ricoprire lo stesso ruolo nel 2021 nel Gruppo UniCredit.

Presidente del consiglio di amministrazione: Pietro Carlo Padoan

Laurea in Economia è stato docente della stessa disciplina all’Università di Roma La Sapienza. Oltre all’esperienza di formazione in Italia ha insegnato Economia presso il College of Europe di Bruges e Varsavia, l’Université Libre di Bruxelles, l’Università degli studi di Urbino, l’Università di La Plata e quella di Tokyo.

Oltre il suo ruolo di presidente del consiglio di amministrazione, è attualmente impegnato in altre importanti ruoli come ad esempio: Membro del Consiglio di Amministrazione dell’ Associazione Bancaria Italiana. Membro dello European Banking Group, del Consiglio Direttivo di Fefab, acronimo di Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza. Membro del Consiglio Direttivo di Assonime, del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori e del Comitato Scientifico Osservatorio Banca Impresa 2030.

Vice presidente e vicario: Lamberto Andreotti

Laureato in ingegneria all’Università La Sapienza di Roma, ha ottenuto un Master in Management al MIT Massachusetts Institute of Technology. Oltre alla carica di Vice presidente e vicario Andreotti è per lo stesso istituto anche presidente del Comitato Corporate Governance & Nomination.

UniCredit è una società pubblica con un flottante pari al 100% delle azioni in circolazione. Non si rilevano a oggi azionisti di maggioranza, con quote tra il 3% e il 5% in possesso di:

  • BlackRock che possiede il 5,12%
  • Capital Research and Management Company, un’azienda d’investimenti USA nonchè una delle più grandi al mondo, con il 5,00%
  • Gruppo Allianz che possiede il 3,1%
  • Norges Bank, la Banca Centrale norvegese che possiede il 3,00% delle azioni.

Quanto è sicura oggi UniCredit?

UniCredit archivia il secondo trimestre 2021 con risultati migliori delle attese e coefficienti patrimoniali solidi. L’utile netto contabile molto superiore alle aspettative, si è attestato a 1,034 miliardi, mentre i ricavi sono stati pari a 4,4 miliardi. Questi ultimi sono in ripresa rispetto all’anno precedente con un rialzo del 5,5%.

Dal punto di vista patrimoniale la solidità del’istituto è confermata dal dato sul Cet1 fully loaded che si attesta al 15,5%

Il CET1 è il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito. Esso rappresenta il coefficiente di solvibilità minimo che le banche devono costantemente mantenere per garantire la propria solvibilità e la sicurezza adeguata. La Banca centrale europea ha pubblicato le sue linee guida per migliorare la resilienza del sistema bancario del continente, stabilendo che tale valore sia pari o superiore al 8%.

Lo scenario costituito dalle normative di Basilea 3 continua ad essere in evoluzione e, nonostante le regole sui capitali minimi siano già in vigore, alcuni altri principi di calcolo non sono sempre posti a regime. Per questo motivo il rapporto finanziario specifica con la dicitura fully loaded la loro implementazione.

Quali sono i prodotti e i servizi finanziari offerti da UniCredit?

UniCredit gestisce le sue operazioni offrendo un servizio dedicato al risparmiatore e all’investitore. Queste tipologie di clienti possono trovare l’offerta che più si adatta alle proprie esigenze. UniCredit offre un servizio dedicato ai piccoli e grandi risparmiatori e alle piccole medie imprese, con servizi di consulenza, gestione patrimoniale e pianificazione finanziaria.

Polizze Assicurative a Premio Unico

Le polizze a Premio Unico prevedono il pagamento di un unico premio al momento della sottoscrizione del contratto.

Gestioni di Portafogli

Questo servizio di UniCredit costituisce la soluzione su misura per rispondere a obiettivi di valorizzazione del patrimonio personale attraverso investimenti personalizzati. Attraverso la gestione di un portafoglio è possibile progettare un investimento su misura, valutando il rendimento ragionando in base al proprio profilo di rischio. Questo consente di coniugare l’esigenza di diversificare il proprio investimento, affidandosi a un team di professionisti e valutare insieme a loro le probabilità a nostro favore. In questo modo è possibile determinare la soluzione migliore per valorizzare nel corso del tempo il capitale investito.

Piani Individuali di Risparmio

Il PAC è un servizio di gestione patrimoniale studiato per garantire una remunerazione ottimale per tutti coloro che vogliono investire piccole somme in modo costante. Con questa tipologia di investimento è possibile costruire nel tempo un rendimento, facendo fruttare piccoli risparmi. Questi sono investiti in modo costante a partire da somme che possono andare dai 50 ai 100 euro e accumulati con obbiettivi temporali utili a maturare nel tempo l’effetto degli interessi composti.

Il piano di accumulo si basa infatti sulla capacità di sfruttare la crescita tendenziale dei mercati finanziari nel tempo, compensando sul lungo termine le variazioni di prezzo dei cicli economici.

Fondi Obbligazionari

UniCredit da la possibilità di investire in fondi comuni di investimento. Un fondo comune di investimento da la possibilità di disporre in modo professionale di una gestione del proprio capitale. Questo è investito tramite l’adesione al fondo con l’obbiettivo di accrescerlo diversificando il suo impiego in strumenti finanziari come obbligazioni, titoli di stato, o altri titoli a reddito fisso.

Tra i fondi obbligazionari offerti da Unicredito ci sono quelli a scadenza. I fondi obbligazionari a scadenza offrono un rendimento a tasso fisso definito in anticipo. Questo tipo di investimento distribuisce nel tempo una cedola periodica tramite la quale è possibile a priori valutare la profittabilità in relazione ai nostri obbiettivi di rendimento.

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Certificati di deposito a interessi anticipati

I certificati di deposito sono titoli negoziabili rappresentativi di depositi a scadenza vincolata. In genere le banche danno la possibilità al risparmiatore o all’investitore di depositare il proprio capitale che funge da credito per la banca. L’istituto stabilisce una scadenza prima della quale non è possibile richiedere il rimborso e un interesse che varia a seconda del tipo di certificato.

I certificati di deposito hanno di solito scadenze che possono variare da quelli a breve scadenza che vanno 3 a 18 mesi fino a quelli a lungo termine della durata di 36 mesi.

UniCredit offre certificati di deposito a interessi anticipati con una durata minima di 24 mesi. Non vi sono spese ne di gestione ne per l’apertura del conto. Il deposito minimo consentito è pari a 5000 euro e può essere incrementato nel tempo con multipli di 1000. L’investimento massimo consentito è 100.000 euro che viene restituito alla scadenza del contratto comprensivo di interessi maturati che ammontano allo 0,10% annui lordi.

Piano Individuale Pensionistico

Il piano individuale pensionistico è uno strumento di previdenza integrativa generalmente erogato dalle compagnie assicurative, ma anche come in questo caso dagli istituti di credito. I PIP sono destinati a tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa, intendano costruirsi una pensione integrativa.  Per ottenere questo servizio, il proprio capitale viene investito con depositi costanti nel tempo al fine di ricevere una pensione complementare. Questa sarà proporzionale in base all’importo complessivo dei contributi versati e della durata del periodo di contribuzione.

Oltre a questo è possibile il fondo costruito grazie al PIP per affrontare eventuali difficoltà personali, come un periodo di disoccupazione o inoccupazione, spese sanitarie, ristrutturazione della prima casa. La pensione o l’accredito spettante è reversibile in favore del coniuge, dei figli o di altri beneficiari designati.

Certificates

Gli Investment Certificates o Certificati di investimento sono contratti derivati che replicano l’andamento di un sottostante rappresentativi dell’andamento di un comparto economico, come ad esempio indici delle maggiori borse mondiali, settori di investimento, come obbligazioni delle maggiori economie, materie prime i metalli preziosi o gli energetici.

I Certificates sono privi di effetto leva e risultano per questo motivo quindi indicati per coloro che hanno esigenze di diversificazione con strategie complesse proteggendosi allo stesso tempo dal rischio di mercato. Il risparmiatore o l’investitore che può trarre beneficio da questo strumento finanziario è di solito avverso al rischio e ha aspettative di rendimento orientate sul medio lungo termine.

Covered warrant

Il covered warrant è anch’esso uno strumento derivato il cui valore è legato all’andamento di un sottostante. Esso può essere un singolo titolo azionario, un indice, una valuta o una materia prima. Questo contratto da il diritto di acquistare o vendere, anche per mezzo dell’uso della leva finanziaria un asset entro un periodo prefissato oppure a una data di scadenza prefissata.

I covered warrant possono essere usati sia per fini speculativi ma anche per proteggere il valore di uno più asset detenuti in portafoglio. Se le aspettative sono di una variazione negativa rispetto alla posizione aperta, è possibile proteggersi aprendo una posizione contraria con un covered warrant, in modo da compensare l’eventuale differenza di prezzo.

Offerte pubbliche di vendita

Le IPO Acronimo di Initial Public Offering o in italiano offerte pubbliche di vendita sono delle offerte pubbliche rivolte a tutti gli investitori o in altre circostanze riservate a quelli istituzionali. Per mezzo di queste offerte pubbliche vengono rese disponibili le azioni o le partecipazioni di una società che sta per venire quotata in borsa. In questo modo la società può anticipare una quota di finanziamento a un valore prefissato, nonchè stabilire un livello di prezzo equo per l’asset che viene quotato per la prima volta. Investire su un offerta pubblica iniziale consente all’investitore di avvantaggiarsi per primo del prezzo di un asset, che una volta quotato ed esposto alle dinamiche del mercato, può incrementare notevolmente il suo valore.

Trading Online

Banca UniCredit da possibilità ai suoi correntisti di negoziare in borsa investendo con le proprie competenze sui principali strumenti finanziari. Tra questi: azioni, obbligazioni, titoli di Stato, certificates, covered warrant, ETF. UniCredit offre anche un pacchetto di servizi chiamato Money Trading Advanced che permette di accedere in modo professionale al trading sul mercato azionario.

La piattaforma della banca offre un Book a 5 livelli e la possibilità di insere ordini condizionati. Tramite questi sistemi è possibile osservare in tempo reale la variazione degli ordini a mercato nonché aprire e chiudere in automatico una posizione al verificarsi di una condizione preimpostata. Banca UniCredit offre in aggiunta anche un servizio di aggiornamento sugli avvenimenti quotidiani per essere informato sugli eventi in gradi di generare volatilità sul mercato.

Le informazioni sono il punto di partenza indispensabile per orientare i propri investimenti. Con Money Trading Advanced puoi accedere a oltre 300 aggiornamenti giornalieri dal mondo degli affari e della finanza nazionale e internazionale.

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