Banca di Asti è l’istituto di credito capogruppo del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, ed è diffusa nel nord Italia con 137 filiali.
Banca di Asti conosciuta anche come Cassa di Risparmio di Asti, è un istituto di credito con un lunga tradizione, che diversamente da altre banche popolari ha saputo innovarsi e rimanere indipendente.
La banca con una storia lunga quasi 180 anni, è riuscita a cresce e consolidare un Gruppo importante e diffuso sul territorio, capace di offrire numerosi servizi finanziari.
Banca di Asti nasce nel 1842 come ente di beneficenza e un capitale di 10.000 lire. La sua prima attività inizia sotto il nome di Cassa di Risparmio e di Previdenze della provincia di Asti. La Banca nasce sotto l’esigenza sociale ed economica di provvedere al credito che la popolazione bisognosa di provvedere all’economia personale richiede, senza riuscire più a ottenerla dalle attività del Monte di pietà e dei banchi di prestito ebraici.
La natura del nuovo istituto e il suo primo obbiettivo è quello sancito dal suo regolamento, “far fruttare i risparmi delle persone laboriose e delle classi meno agiate della Provincia”.
La banca inizia quindi la sua attività sotto rigide regole, anche in modo da tutelare i risparmiatori da possibili azioni speculative. Intorno al 1870 la Cassa di risparmio conferma il suo consolidamento emettendo biglietti fiduciari che contribuiscono a supportare l’economia locale.
Lo sviluppo sul territorio della Cassa di Risparmio di Asti
Lo sviluppo del territorio e la crescita del prestigio dell’istituto non è interrotto neanche nel primo dopoguerra. La cassa, che dal 1867 è denominata Cassa di Risparmio della provincia di Asti può contare sulla fiducia accordatagli negli anni della sua attività. La cassa contribuisce agli investimenti per gestire le emergenze, mentre nel secondo dopoguerra la banca avvia un’attività di acquisizioni intervenendo sul ciclo economico sfavorevole.
Se negli anni 30 seguendo le indicazioni del regime fascista, la Cassa di Risparmio eroga molto denaro a sostegno dell’industria, delle opere pubbliche, delle esigenze di credito dell’agricoltura, con la sua disfatta la banca affronta il periodo della ricostruzione assorbendo gli istituti in grosse difficoltà o caduti in rovina.
L’assetto patrimoniale risulta tale che già negli anni cinquanta la Cassa apre nuove filiali, nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo, Torino, Milano e Monza e Brianza. La banca ha un totale di oltre 130 filiali, che sostengono la sua espansione territoriale. La continuità della buona gestione di Cassa di Risparmio di Asti si unisce alla crescita economica, all’evoluzione dei costumi nonché dei consumi degli anni ‘80.
L’evoluzione della storia economica di Cassa di Risparmio di Asti
Dagli anni 80 evolve il rapporto tra la Cassa di Risparmio di Asti e il suo crescente pubblico di clienti, attivi e passivi. Tra il 1988 e il 1991 i depositi diretti sono aumentati del 25% e gli utili netti sono quasi quadruplicati. È cresciuto anche il numero degli sportelli aperti arrivati a 600 negli anni novanta.
Nel 1992 la Banca astigiana muta il suo assetto societario costituendosi come società per azioni. In questo modo la banca apre in quegli anni il capitale ai privati con emissione di obbligazioni convertibili e aumenti di capitale. Questi hanno l’obbiettivo di incrementare la capacità patrimoniale, reinvestendo per assicurare alla banca gli strumenti utili ad affrontare le sfide del presente. Gli aumenti di capitale si ripetono nel 2008 e nel 2015, nel frattempo Cassa di Risparmio di Asti ha rafforzato la sua rete commerciale, nonché i processi di finanziamento delle piccole e medie imprese, delle famiglie e dell’economia locale.
Il 2012 è un anno importante per la Banca. Con l’acquisizione del controllo della Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti diventa il terzo gruppo bancario piemontese per rilevanza territoriale. Nello stesso anno la Cassa acquista da Monte dei Paschi di Siena il 60,42% di Biverbanca aumentando la presenza in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta con 122 nuove filiali.
Quell’anno l’economia internazionale e soprattutto quella italiana affronta una crisi economica effetto delle conseguenze della grande recessione del 2008. In questo contesto l’istituto cerca di evolvere organizzazione e servizi, al fine di migliorarne l’efficienza e potenziarne la capacità competitiva. Le scelte si dimostrano vincenti e la Banca prosegue la sua crescita: nel 2015 entra a far parte del capitale del Gruppo Pitagora SPA, un intermediario finanziario che conta oggi 77 sportelli, specializzato nei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio. A fine 2019 Gruppo Cassa di Risparmio di Asti acquisisce il 100% di Biverbanca.
Il contesto operativo del Gruppo Cassa di Risparmio di Asti
Il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti è presente su quasi tutto il territorio nazionale con un totale di 236 filiali bancarie. Queste sono distribuite in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia Liguria e Veneto. Il Gruppo si costituisce ufficialmente nel 2012 dopo l’acquisto della maggioranza del capitale sociale di Biver Banca.
- Banca di Asti è controllata da un azionariato rilevante composto da
- Fondazione Cassa di Risparmio di Asti che detiene il 31,80%
- Fondazione Cassa di Risparmio di Biella con il 12,91%
- Banco BPM che ha acquisito il 9,9% delle quote
- Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli con il 4,20%
Per quanto riguarda il consiglio di amministrazione è diretto da;
Presidente Giorgio Galvagno
Giorgio Galvagno, nato nel 1943 è laureato in sociologia, professore di scuola superiore, Galvagno è stato consigliere provinciale e per tre volte Sindaco di Asti dal 1985 fino al 2012. Dal 2001 fino al 2006 è stato deputato nel parlamento italiano.
Consigliere e amministratore delegato Carlo Mario
È laureato in economia aziendale all’Università degli Studi di Torino ed è amministratore delegato e Direttore Generale di Banca Asti da gennaio 2017.
Quanto è sicura Banca di Asti?
Banca di Asti presenta una discreta solidità patrimoniale i cui valori al 30 giugno 2021 confermano un utile netto consolidato pari a 17,3 mln di euro. Il gruppo ha saputo dimostrare una buona capacità di resilienza alla crisi correlata alla pandemia, con un incremento dei capitali relativi al risparmio gestito del 35% rispetto allo stesso periodo del 2020. In aumento anche ai crediti verso la clientela con un incremento del 3,6%. La qualità dell’attivo e dei rapporti di solidità patrimoniale sono confermati dagli indicatori prudenziali
Il CET1 è il parametro più osservato per valutare e classificare la solidità di un istituto di credito. Esso esprime il rapporto percentuale tra capitale a disposizione della banca e le sue attività ponderate per il rischio, come crediti deteriorati e inadempienze finanziarie. La BCE ha stabilito che tale valore minimo deve essere pari o superiore al 8%.
Il CET1 Ratio di Banca di Asti è pari al 15,26%,
Total Capital Ratio è parametro indica il rapporto percentuale tra il patrimonio di vigilanza e i crediti che tale banca ha concesso ai clienti. La BCE ha stabilito che tale valore deve essere pari o superiore al 10,5%.
Il Total Capital Ratio di Banca di Asti è pari al 19,26%
Tier 1 Ratio è il patrimonio o capitale di classe 1 costituisce il valore patrimoniale a fondamento della solvibilità dell’istituto. Il suo valore minimo è intorno al 10%.
Il Tier 1 Ratio di Banca di Asti è pari al 16,89%
Prodotti finanziari
Banca di Asti offre un’ampia gamma di prodotti tramite cui potersi avvantaggiare dei mercati finanziari o dei rendimenti derivanti da una gestione attiva con vari gradi di esposizione al rischio.
Il primo vantaggio offerto in tutte le strutture convenzionate, sono quelli riservati ai Soci e i loro famigliari. Questi possono usufruire di tariffe agevolate su ogni prestazione sanitaria, nonché su sconti applicabili presso strutture sanitarie selezionate presenti in Piemonte e Lombardia. Tra gli altri vantaggi di essere socio della Banca di Asti c’è quella della protezione data dalle coperture assicurative erogate con premi vantaggiosi grazie alla partnership con importanti Compagnie di Assicurazioni.
Consulenza finanziaria e gestione patrimoniale
Banca di Asti mette a disposizione le competenze di consulenti qualificati con le più importanti certificazioni in ambito finanziario come l’European Investment Practitioner.
Attraverso la consulenza finanziaria è possibile mettere in luce quali prodotti di invesitmento sono più consoni a realizzare i tuoi obbiettivi. Alla consulenza si affianca tutta la professionalità di un gruppo di gestitone incaricato di gestire il portafoglio, selezionando fondi comuni tra oltre 90.000 prodotti a livello internazionale.
Le gestioni patrimoniali sono realizzate in base a diverse strategie di gestione, guidando la crescita del capitale sui mercati finanziari attraverso piani programmati. I vantaggi di affidarsi a un professionista sono diversi, a cominciare dalla componente emotiva e discrezionale legata al timing di ingresso a mercato. Un professionista ha a disposizione tutti gli strumenti informativi per volgere in positivo la volatilità che i mercati possono presentare, investendo con sistematicità e target mensili. Un trader che si affida ai sistemi professionali di una banca è in grado di beneficiare di un approccio contrarian, tramite l’attenta analisi volumetrica, attenuando l’impatto delle correzioni di mercato legate a cambi di scenario improvvisi. Tutto questo contribuisce a migliorare i risultati di medio lungo termine dell’investimento.
Gestione di portafogli individuali
All’interno del servizio di gestione patrimoniale è possibile realizzare un portafoglio di investimenti individuale, tramite cinque linee di investimento diversificate sui mercati finanziari internazionali, gestite attivamente ottimizzando il risultato in termini di rischio rendimento.
Il processo di costruzione del portafoglio attuato da Banca di Asti si articola in due fasi complementari:
- La selezione dei fondi presenti sul mercato, attraverso un processo di analisi quantitativa e qualitativa. La prima comprende l’analisi del rapporto di rischio rendimento, mentre la seconda la valutazione delle caratteristiche specifiche dei singoli fondi e dei singoli gestori.
- L’assemblaggio del portafoglio, avviene combinando i diversi fondi e le diverse strategie per sfruttare il beneficio derivante dalla loro diversificazione, ottimizzando la protezione dal rischio di mercato.
I gestori di Banca di Asti progettano e costruiscono il portafoglio più adatto attraverso le linee di gestione specializzate tra diversi tipi di classi di investimento. Queste si basano su strategie a rendimento assoluto e su strategie di accumulazione. Grazie a un simulatore sviluppato con Morningstar, verificano che le caratteristiche e potenzialità della soluzione individuata sia in linea con gli obiettivi patrimoniali.
- Gestione Attiva: Il patrimonio viene ripartito tra le linee individuate secondo il profilo investitore e gestito attivamente dal team di specialisti.
- Bilanciamento periodico: Due volte l’anno la banca distribuisce il peso degli investimenti di ciascuna linea all’interno del portafoglio. In questo modo l’investimento complessivo viene riportato ai valori stabiliti nel prospetto creato con il risparmiatore, per mantenere allineati gli obiettivi di rischio e rendimento concordati. Banca di Asti da l’opportunità di rivalutare e modificare la composizione del portafoglio, in relazione a cambiamenti dei tuoi obiettivi e delle tue esigenze o dello scenario economico.
Fondi comuni e Sicav
Tramite l’adesione a un fondo comune il risparmiatore mette a disposizione una parte del proprio capitale che viene reinvestito con l’obbiettivo accrescerne il valore. Questo viene ottenuto tramite la compravendita di diverse attività finanziarie come azioni, obbligazioni e titoli di stato, a seconda del tipo di fondo. Le Sicav a differenza di un fondo comune non investe il capitale acquistando altri asset, ma più semplicemente offre al pubblico le proprie azioni. Banca di Asti mette a disposizione oltre 6.000 fondi comuni e Sicav di oltre 30 società di gestione internazionali, in modo da accedere e sfruttare a pieno il potenziale dei mercati finanziari interazional
Piani individuali di risparmio
I Pir nascono per dare sostegno all’economia delle piccole medie imprese italiane. Questa tipologia di invesitmento che può essere strutturata in modo da contenere diversi prodotti finanziari. Tra questi vi possono essere azioni, obbligazioni, ETF. Oltre il vantaggio di poter far fruttare il proprio capitale, questo piano di investimento prevede il diritto a un’agevolazione fiscale. Questa si applica rimanendo investiti per almeno cinque anni e consiste nell’esenzione dalla tassazione sui redditi da capitale e i redditi diversi di natura finanziaria.
Investimento assicurativo
L’investimento assicurativo è una polizza multiramo che permette di personalizzare il rendimento del capitale depositato con i vantaggi di un assicurazione. È possibile ripartire l’investimento tra più sottostanti e successivamente variarne la composizione in base alle proprie esigenze. In questo modo si può riadattare la propria esposizione in base alle opportunità di mercato e al ciclo economico. La polizza infatti unisce la stabilità e la sicurezza della gestione separata di un prodotto assicurativo vita tradizionale, con la diversificazione e il rendimento del mercato finanziario.
Depositi vincolati
Il deposito vincolato è un conto corrente bancario sul quale è possibile versare somme di denaro, vincolandole per un periodo di tempo predeterminato e ottenere in base a questo un rendimento sotto forma di interesse.
Il conto vincolato è indicato per coloro che hanno la certezza di voler lasciare investito il capitale. Questi conti sono ideali per chi disponendo di una somma di denaro inutilizzata vuole realizzare un rendimento a bassissimo rischio. Il deposito vincolato può essere interrotto con il pagamento di una penale anche prima del periodo prestabilito dall’accordo.
Obbligazioni e azioni di Banca di Asti
Le obbligazioni emesse da Banca di Asti rappresentano uno strumento utile per l’impiego del tuo risparmio: La banca propone, a seconda delle condizioni di mercato, emissioni obbligazionarie diversificate per durata e tipo di cedola. La banca propone oltre le obbligazioni anche l’acquisto delle proprie azioni. Queste sono indicate per coloro che hanno più dimestichezza con gli effetti dei cicli di mercato sulle quotazioni e vogliono ottenere un rendimento potenziale maggiore sul breve termine.
Trading Online
Banca di Asti consente di effettuare operazioni di compravendita di strumenti finanziari sia in proprio che rivolgendosi direttamente a una delle sue filiali. Per accedere al trading online è sufficiente collegarsi con il servizio Banca Semplice Home, che oltre alle normali funzioni bancarie, permette di operare in totale autonomia per gestire il tuo patrimonio alle migliori condizioni. Banca di Asti effettua gli investimenti trasmettendo gli ordini a Banca IMI e Banca Akros che fungono da broker. L’istituto permette di fare trading senza la necessità di aprire un nuovo conto corrente, mettendo a disposizione sette mercati principali:
- MTA È il Mercato Telematico Azionario, dedicato alle imprese di media grande capitalizzazione italiane e straniere.
- AIM È l’acronimo di Alternative Investment Market, è un mercato un mercato non regolamentato ma gestito dalla London Stock Exchange. Questo mercato è dedicato alle quotazioni e gli investimenti sulle Piccole Medie Imprese.
- MIV è il mercato degli Investment Vehicles, dedicato alla quotazione di Fondi di Investimento Alternativi di tipo chiuso.
- MOT è mercato telematico delle obbligazioni in cui vengono scambiati Titoli di Stato e obbligazioni Italiane, titoli di Stato esteri, sovranazionali ed Euro obbligazioni.
- ETX EuroTLX è il mercato in cui vengono scambiate azioni estere e obbligazioni corporate italiane e straniere.
- SeDeX il mercato dei Certificates e dei Covered Warrant
- ETF Plus è il mercato dedicato alla negoziazione di Etf, degli Etc e degli Etn.