Cosa cambia con il canone Rai che uscirà dal 2023 dalla bolletta: quali gli scenari mentre molti si chiedono come si pagherà e quanto
È una quesitone molto importante e dalla grande rilevanza, quella inerente al Canone Rai, di cui si parla molto in queste ore, un tema caldo, in relazione al fatto che dal 2023 verrà scorporato dalla bolletta della luce: in tanti si chiedono però, nel frattempo, come verrà pagato e quanto: alcuni dettagli al riguardo.
A partire dal 2023, l’abbonamento (obbligatorio) alla tv di Stato, il Canone Rai, dovrebbe essere dunque scorporato dalla bolletta della luce, come viene spiegato da Libero Quotidiano, che fa cenno all’impegno da parte del Governo in tal senso, sin appunto dal 2023, dopo l’accoglimento di un ordine del giorno alla Camera, il quale va però sottolineato, non ha poter vincolante.
Prima o poi, si legge, verrà deciso come farlo pagare a tutti. I più attenti sapranno che la decisione di includere nella bolletta della luce il Canone stesso, ha rappresentato un modo certo al fine del recupero della grossa evasione, e Libero Quotidiano fa cenno a stime che si aggirano sul 30%, a tal riguardo. Tanto soldi, tenendo in considerazione che nel 2020 le entrate da canone sono andate oltre i 1,72 miliardi di €, con un gettito da canone ordinario par a 1,64 miliardi.
Un tema caldo che tiene banco e di cui si parla molto in queste ore, quello del Canone Rai, al cui riguardo c’è chi vorrebbe scoprire qualcosa in più circa l’esonero del pagamento, le categorie e altri dettagli ancora.
Ritornando al tema in oggetto, come si legge da Libero Quotidiano, l’idea di eliminare il canone dalla bolletta nasce da un vincolo imposto da Bruxelles che ha condizionato la concessione dei fondi del PNRR anche a tale riforma. Stando alla Commissione Europea, si legge, il canone riscosso in questo modo penalizza “le bollette dell’energia che diventano più care impedendo ai cittadini di gestire in un altro modo il pagamento dell’imposta per la televisione pubblica”.
Dunque, viene spiegato, l’Italia procederà ad eliminare il prelievo degli “oneri impropri” dei costi dell’energia, ai fini del rispetto degli obiettivi legati al PNRR.
Il canone Rai dunque, nel prossimo futuro, dovrebbe tornare ad essere un documento slegato dalla bolletta nella direzione di “una maggiore trasparenza”.
Nel dettaglio, coloro che forniscono elettricità non avranno più l’obbligo di richiedere mediante le bollette le somme che non sono direttamente legate all’energia. L’importo fisso introdotto nella bolletta risale al Governo Renzi, dal 2016, con l’obiettivo del contrasto dell’evasione fiscale. Una misura che ha portato il Governo ad incassare di più e ad abbattere il costo medio. I più attenti sapranno infatti che si è passati da 113,5€ a 90€ attuali.
Occorrerà capire e ragionare su come si potrà ovviare agli eventuali mancati incassi, cosi come, spiega Libero Quotidiano, lamentano già da Viale Mazzini.
Non vi sarebbero poi cambiamenti rispetto a tablet e smartphone; sarebbe infatti naufragata l’idea avanzata di recente circa il pagamento della tassa non solo a chi possiede un televisore, ma anche a chi è proprietario di un dispositivo elettronico che permette la visione dei programmi via internet.
Libero Quotidiano spiega che i beneficiari dell’esenzione del versamento dell’imposta tv, coloro che usufruiscono dell’esenzione nel rispetto delle condizioni e dei requisiti previsti, probabilmente dovranno continuare a presentare una nuova richiesta di anno in anno.
Aperta poi la questione rispetto ai potenziali evasori del canone. Al momento non vi sono ancora dettagli circa il modo in cui sarà pagato e quanto, non si sa della modalità, se sarà o meno un bollettino, se vi saranno aumenti o il costo resterà il medesimo o altro ancora. Altri dettagli probabilmente arriveranno nel corso del tempo e via via vi sarà più chiarezza in tal senso.
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