Non ce la fai più? Se il cane dei tuoi vicini abbaia e non si ferma mai potrebbero spettarti 2700 euro di risarcimento
Vivere in un condominio o in una zona residenziale ha certamente i suoi vantaggi, sia a livello di sicurezza che a livello sociale. Tuttavia, anche nelle migliori situazioni possono esserci episodi di disagio e, a volte, fastidio.
Chi ha animali in casa lo sa bene quanto sia difficile gestire a volte il loro comportamento, ma deve fare comunque attenzione. Secondo quanto stabilito dalla legge, se il cane dei vicini abbaia, allora è previsto un risarcimento di 2700 euro.
Ad esprimersi su questa possibilità è stata la Corte di Cassazione in una recente sentenza che ha visto un caso reale in cui un cane che non smetteva di abbaiare continuava a disturbare i vicini. Nel caso specifico, il proprietario di ben due cani ha lasciato abbaiare e ululare gli animali in continuazione, anche di notte, sul terrazzo di casa o nel giardino condominiale. Una situazione complicata che ha reso la vita dei vicini impossibile, tanto da rivolgersi al giudice. Il diritto al riconoscimento era stato già riconosciuto in Corte d’Appello, ma il processo si è spostato poi in Cassazione.
In questo caso la Corte ha deciso di rigettare il ricorso, confermando il diritto dei vicini ad ottenere un risarcimento da parte del padrone dei cani che ammontava a 2.700 euro. La legge classifica come reato il “disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. In questo caso è previsto l’arresto fino a 3 mesi, oltre all’ammenda di 309 euro, oltre ad un possibile risarcimento dei danni. Tuttavia, non basta semplicemente disturbare con dei rumori in un breve frangente (magari durante dei lavori durati pochi minuti). Per essere considerato reato il rumore deve essere giudicato intollerabile.
Inoltre, il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo può essere ritenuto tale anche quando l’inquinamento acustico risulta essere così intenso da essere considerato molesto per un indefinito numero di persone. Questo vuol dire che non è necessario un effettivo coinvolgimento di molte per persone per fare denuncia e ottenere la ragione. Come è ben intuibile, inoltre, la legge prevede una maggiore responsabilità nel caso in cui il disturbo avvenga durante le ore notturne o negli orari di riposo. In molti casi il giudice potrebbe ritenere sufficiente anche la sola testimonianza degli altri vicini, nel caso in cui dovessero confermare o meno la condivisione del disagio denunciato.
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