Attenzione a questi pesanti obblighi quando si tratta di caldaia: è facile incorrere in sanzioni.
Ci sono alcuni adempimenti previsti dalla legge dei quali, tuttavia, non tutti sono a conoscenza. Si tratta, tuttavia, di obblighi che, se non rispettati, possono dar vita a conseguenze poco piacevoli. Alcuni di questi riguardano la caldaia e, sebbene in pochi lo sappiano, non ottemperarvi può significare andare incontro a possibili sanzioni pecuniarie.
Trattandosi di un elettrodomestico che tutti abbiamo in casa, è facile comprendere l’importanza di conoscere e adempiere a quanto previsto dalla legge riguardo la caldaia. Andiamo a chiarire, dunque, di quali obblighi si tratta e perché sono considerati così importanti: ecco cosa sancisce la normativa.
Caldaia, gli obblighi di cui pochi sanno: rischio sanzioni
Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che, per chiunque ne sia in possesso, vige l’obbligo della manutenzione della caldaia. Attenzione, ciò non significa farla controllare al nostro tuttofare di fiducia, ma affidarsi a tecnici specializzati e abilitati. Questi provvederanno, infatti, ad aggiornare il relativo libretto in dotazione con la caldaia stessa ad ogni controllo.
Laddove ci fosse bisogno di manodopera, i possibili interventi potrebbero essere di due tipi: manutenzione ordinaria e controllo dei fumi di scarico. Nel primo caso, si tratta di verificare che l’impianto funzioni a dovere e che la caldaia e i componenti siano puliti a dovere. Tale intervento dovrebbe avvenire periodicamente in base all’utilizzo e alle condizioni dell’elettrodomestico stesso.
Nel secondo caso, invece, si procedere ad una verifica dei limiti dei gas inquinanti emessi dalla caldaia. Il tecnico, dunque, verificherà che rientrano in quelli stabiliti dalla legge. Ancora, si occuperà di verificare il tiraggio della caldaia, ovvero la capacità dell’elettrodomestico di espellere i fumi stessi e non disperderle nell’ambiente domestico, che sarebbe un’eventualità estremamente pericolosa.
A questo punto è necessaria una piccola parentesi sul celebre “bollino”. Si tratta, in parole semplici, di un codice che attesta la conformità e il funzionamento dell’impianto. La differenza nei colori, che a volte preoccupa gli interessati, riguarda solo il soggetto che lo rilascia e non ha a che fare con la caldaia o le sue funzionalità.
Infine, ma non per importanza, occorre ricordare che, in base all’alimentazione e alla potenza dell’elettrodomestico, la legge stabilisce la periodicità dei controlli. Laddove la caldaia fosse a metano GPL o gas con potenza uguale o superiore a 100kW, i controlli dovranno avvenire ogni due anni. Se, invece, si tratta di un impianto uguale di potenza termica tra 10 e 100kW gli stessi saranno previsti ogni quattro anni.