Busta paga, occhio ai tagli: ecco chi potrebbe subirne le conseguenze

Un nuovo provvedimento da parte del Governo che porterebbe ad una serie di tagli in busta paga. Le novità in sintesi.

Busta paga
Busta paga (Adobe)

Dal prossimo anno, con precisione dal prossimo marzo 2022 le buste paga dei lavoratori saranno molto meno gonfie per effetto di una serie di misure che il Governo ha adottato nell’interesse stesso dei lavoratori. Da marzo infatti, per effetto dell’entrata in vigore dell’assegno unico e universale, spariranno di conseguenza dalla busta paga gli assegni familiari. Questi perchè tali importi saranno accorpati a tutto il resto delle misure alle quali ogni singola famiglia ha diritto in un unico versamento mensile. Inoltre non saranno più riconosciute le detrazioni fiscali e quindi ancora meno soldi, in teoria sulla busta paga.

La nuova misura cosi come è stato ampiamente illustrato nelle varie fasi di presentazioni da membri del Governo e non solo, prevedrà un unico accredito mensile determinato su base Isee. Tale importo rappresenterà la somma di tutte le iniziative attuate dallo Stato in favore della famiglia. Quindi parliamo di assegni familiari, detrazioni fiscali, bonus vari e tutto quello che insomma può riguardare il nucleo familiare. Negli ultimi mesi è poi stata anticipata la notizia che si potrà avere accesso agli arretrati sulla misura, teoricamente partita lo scorso luglio ma praticamente ancora tutta sulla carta.

Busta paga, occhio ai tagli: cosa succederà alle famiglie italiane dal 2022

Per i lavoratori dipendenti, secondo le stime di analisti ed esperti di misure che riguardano in qualche modo determinate forme di sostegno gli importi complessivi dovrebbero risultare di entità inferiore a a quanto percepito con la diversa modalità. Situazione che invece sarà diversa per i liberi professionisti che godranno in base ad alcuni calcoli di importi maggiori in alcune istanze e quindi andranno mensilmente a percepire una somma maggiore. Per il resto, si attendono conferme circa tutte le modalità di richiesta della misura e sulla pratica messa in atto di quelle misure e quei calcoli. Gli italiani attendono.

Secondo la ministra alle Pari opportunità ed alla Famiglia, Elena Bonetti, la misura si prospetta un vero successo: ” Quasi tutte le famiglie avranno importi più alti – ha dichiarato la Bonetti – le simulazioni che circolano non corrispondono al vero. E anche in caso di eventuali perdite abbiamo inserito apposta una clausola di maggiorazione. La maggiorazione temporanea – continua –  serve proprio a prevenire e risolvere eventuali criticità. Per monitorare la misura istituiamo un osservatorio.  A chi non presenta l’Isee – conclude –  spetterà la cifra minima. Ci sono tanti motivi per cui una famiglia può non voler presentare l’Isee e dobbiamo rispettarli. La misura ha un carattere universale e va a tutte le bambine e bambini che hanno diritto a esseri sostenuti”

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