Diverse novità ENPAF a favore di una particolare categoria lavorativa. Ecco cosa è opportuno ricordare in proposito.
L’ENPAF ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle novità sui benefici una tantum per pensionati, il pagamento di contributi e l’assistenza economica ai titolari di attività che assumono farmacisti.
Notizie di rilievo per coloro che lavorano in farmacia. Infatti, l’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti – in breve ENPAF – ha pubblicato una nota rivolta agli iscritti, che include vari elementi di interesse, riguardanti sia i farmacisti titolari che i collaboratori, i pensionati e gli specializzandi.
ENPAF ha in particolare indicato le novità su una tantum per pensionati, pagamento dei contributi e assistenza economica ai titolari che assumono farmacisti.
Di seguito il punto su quanto precisato dall’ente nazionale di previdenza e di assistenza di categoria. I dettagli.
Novità ENPAF per i farmacisti: riattivato un fondo di assistenza ad hoc
Il Consiglio di amministrazione ENPAF, a cominciare dal primo giugno di quest’anno, ha scelto di riattivare un fondo di 200mila euro da sfruttare per il contributo di assistenza per il sostegno all’occupazione.
Proprio l’ente di previdenza ha chiarito chi sono i beneficiari del contributo:
- i farmacisti titolari di farmacia, o di parafarmacia, nella forma dell’impresa individuale e le società di gestione di farmacie private, o di parafarmacie,
- che assumono a tempo indeterminato un farmacista di età non al di sopra dei 30 anni o di età pari o superiore a 50 anni, se disoccupato da almeno sei mesi.
Il meccanismo del contributo in oggetto attiene a tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato stipulati dopo il primo gennaio 2019. Si tratta sia di nuove assunzioni, che di trasformazioni di anteriori rapporti a termine.
Non solo. Questa agevolazione scatta a favore dei rapporti di lavoro con anzianità minima di otto mesi e per una durata massima di trentasei, a patto di essere continuativi.
Farmacisti iscritti alle scuole di specializzazione: ecco il contributo ENPAF ad hoc
Non possiamo non ricordare il contributo ENPAF rivolto ai farmacisti iscritti alle scuole di specializzazione.
Proprio l’ente di previdenza del settore ha infatti rimarcato che lo scorso 24 maggio il Consiglio di amministrazione ha approvato la disciplina sugli interventi in favore dei farmacisti iscritti ad una scuola di specializzazione del settore farmaceutico. Previsto uno stanziamento di circa 50mila euro.
ENPAF precisa che potranno aver diritto al contributo i farmacisti iscritti all’ente di previdenza, che abbiano frequentato un corso di specializzazione del settore farmaceutico o equipollente in costanza di iscrizione all’ENPAF per tutto l’anno accademico per cui è richiesto il contributo.
Quest’ultimo, in particolare, assume le seguenti caratteristiche:
- viene versato in una sola soluzione;
- è reiterabile per tutta la durata del corso;
- l’importo, da un minimo di 3.000 ad un massimo 7.000 euro, è stato individuato in base alla fascia ISEE di appartenenza.
La domanda da parte dell’interessato, ed avente i requisiti, deve essere effettuata via posta elettronica certificata. Il termine è il 30 settembre dell’anno posteriore al conseguimento del titolo (esame di profitto o diploma) legato all’anno accademico, per il quale si domanda il citato contributo.
Novità pensionati e liberi professionisti farmacisti: il bonus 200 euro una tantum
Se ne parla spesso in questo periodo, perciò anche ENPAF ha ritenuto opportuno ricordarlo agli interessati. L’ente di previdenza ha specificato che il Decreto Aiuti ha disposto il versamento di un’indennità “una tantum” corrispondente ad almeno 200 euro in favore di lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e liberi professionisti.
In particolare, tra i beneficiari del contributo in oggetto vi sono certamente i liberi professionisti farmacisti iscritti all’Ente in oggetto e i pensionati ENPAF. Sarà proprio l’ente a provvedere all’erogazione dell’indennità, in base ad apposita istanza dell’interessato.
E, proprio sulla scorta di quanto introdotto dal citato decreto, ENPAF ha ritenuto di puntualizzare quanto segue:
- per quanto attiene ai pensionati, l’indennità una tantum del valore di 200 euro è assegnata ai titolari di uno o più trattamenti pensionistici con reddito personale complessivo nel 2021 non al di sopra dei 35.000 euro lordi all’anno;
- laddove il pensionato sia titolare soltanto di trattamenti non versati dall’INPS, il Casellario centrale dei pensionati individuerà l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità.
Per erogare il contributo a favore dei beneficiari, ENPAF aspetterà dunque la comunicazione del Casellario centrale. Ma attenzione: in riferimento ai titolari di pensione in totalizzazione e in cumulo, il contributo suddetto sarà versato in via diretta dall’INPS, poiché istituto erogatore del trattamento pensionistico.
Infine, l’Ente nazionale di previdenza e di assistenza farmacisti ha inoltre chiarito che il bonus 200 euro è comunque erogato una sola volta anche se l’avente diritto è titolare di più pensioni.