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Trading, il modo per diventare ricco esiste: ecco di cosa hai bisogno

Il trading può essere considerato a tutti gli effetti un’attività di impresa: grazie alle nostra capacità possiamo accrescere il valore del nostro capitale, sulla base di una corretta gestione finanziaria.

L’attività di impresa del trader professionista è forse l’unica nella quale il capitale rappresenta allo stesso tempo l’obbiettivo e lo strumento indispensabile per mezzo del quale esso viene realizzato. Se i soldi diventano così essenziali per poter assicurare il processo produttivo della nostra attività, è indispensabile prepararsi al meglio redigendo piano di business che metta in luce pregi, difetti e strategie per concorrere a ottimizzarne il rendimento.

Considerare l’attività di trading con gli accorgimenti e le similitudini della gestione di un’azienda può rivelarsi una strategia di pianificazione fondamentale. In questo senso, la redazione di un business plan dà la possibilità di far fruttare la propria impresa, a chi è davvero interessato a fare di questa attività il proprio mestiere.

A cosa serve un business plan?

Indipendentemente dal settore nel quale decidiamo di incentrare la nostra attività imprenditoriale, il business plan è in grado di darci una chiara visione, che a prescindere dalla grandezza o dalla struttura specifica dell’attività, ci aiuta a delineare e amministrare nel lungo periodo il quadro finanziario e le strategie di una attività economica. Il business plan non ha una struttura definita, ma si adatta a seconda dei fini. A prescindere da quanto buoni siano i nostri propositi e quanto siamo disposti a impegnarci per realizzarli, anche la migliore idea può risultare fallimentare se non è amministrata con i dovuti accorgimenti.

Il business plan prende in considerazione i processi giornalieri che costituiscono l’attività, pianificando il raggiungimento delle tappe fondamentali per garantire gli standard e gli obbiettivi di produzione nel lungo termine.

Quanto tempo ho per capire se il trading fa per me?

Per capire se il trading è un lavoro che fa per te, è necessario iniziare il tuo business plan partendo da una sintesi scritta ben organizzata, con i punti chiave necessari a determinare quanto tempo hai a disposizione per acquisire le conoscenze teoriche necessarie, in base anche alla tua conoscenze e competenze pregresse, al fine di poter iniziare a guadagnare nella tua attività. In secondo luogo hai bisogno di determinare quanto tempo sei disposto ad aspettare per diventare profittevole in modo sistematico, in modo da capire se il guadagno che riesci a ottenere è in grado di soddisfare le tue aspettative finanziarie, anche in relazione alle ore che vorrai dedicare alla tua attività di trading.

Questo è un passaggio di fondamentale importanza, perché è in grado di darti una impressione generale sufficiente per poter decidere se in base alle informazioni raccolte, puoi affrontare o meno l’apprendimento di questo mestiere o farlo diventare la tua fonte di reddito principale.

Le tre variabili da cui partire per definire il proprio business plan

Per avere un esempio concreto, in questa prima parte del tuo trading plan considera queste tre variabili:

  • tempo di studio in proprio,
  • capitale a disposizione per la propria formazione,
  • capitale a disposizione per il conto di trading.

Indicativamente queste variabili si influenzano reciprocamente e sono correlate in maniera inversa l’una con l’altra. Maggiore è il tempo che vuoi dedicare allo studio in proprio, per esempio per mezzo di una serie di libri sul trading in grado di toccare tutti i temi di apprendimento, minore sarà il capitale necessario per la tua formazione. I libri di trading sono probabilmente tra i testi più costosi in commercio, il prezzo medio si aggira tra 25 e i 50 euro, ma ci sono testi che possono arrivare anche a 150 euro. Maggiore sarà il tempo che vorrai dedicare allo studio meno libri avrai necessità di leggere, potendo praticare maggiormente trarrai gli insegnamenti, per esempio utilizzando un conto dimostrativo, direttamente dal mercato. Viceversa meno tempo hai a tua disposizione per studiare in autonomia, più libri e corsi avrai necessità di acquistare, con un capitale che diventa via via sempre maggiore.

Per capire quali possono essere le tue prospettive future, considera il tempo che hai impiegato ad apprendere il tuo mestiere attuale, fino al punto in cui ti sei accorto di poterlo fare con il minimo sforzo e il massimo risultato. Se non hai una competenza professionale considera quanto tempo impiegheresti per studiare al fine di prendere almeno una laurea triennale. Generalmente per diventare esperti in una attività complessa, sono necessarie 5000 ore di apprendimento tra teoria e pratica. Questo significa che per apprendere un mestiere come il trading, dedicando un tempo di apprendimento di quattro ore al giorno, sono necessari almeno tre anni e mezzo.

La prima fase di apprendimento è il punto che forse richiede il maggior numero di ricerche e di pianificazione, in quanto non esiste un percorso accademico ufficiale che ti consenta di seguire un programma già definito.

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Il ruolo dell’analisi finanziaria

Per aiutarti ulteriormente a identificare e valutare punti di forza e debolezza del tuo progetto, puoi cominciare a considerare di affrontare in modo alternato i cicli di studio, alternando una fase prettamente teorica dove impari a conoscere la tua velocità di apprendimento e quelli dove applichi le conoscenze acquisite, in modo da conoscere la tua effettiva abilità nel trading e gli argomenti che messi in pratica ti sembrano avere più efficacia. In questo modo hai la possibilità di capire se possiedi o meno la copertura finanziaria per portare a termine la tua impresa.

Prima di parlare di strategie di mercato è necessario stabilire dei riferimenti realistici dal punto di vista del rendimento che puoi ottenere con il trading nella gestione del tuo capitale. Ci sono stati dei trader eccezionali in grado di guadagnare una media del 10% al mese, tuttavia il benchmark non può essere l’eccezione, ma una costante sicuramente più realistica, che è almeno un terzo di quella percentuale. Questo significa che guadagnando in modo continuativo e avendo da parte un fondo di emergenza per sei mesi, tale da ammortizzare eventuali periodi in perdita, per guadagnare 1.110 euro netti con un rendimento del 3% al mese, serve un conto di almeno 50.000 euro.

Un capitale che può essere raggiunto in cinque anni, partendo da 10.000 euro, sfruttando l’effetto del rendimento composto, con un guadagno realistico del 3% al mese calcolato per ogni mese dell’anno, e grazie all’accumulo esponenziale.

Solo sulla base di questa consapevolezza è possibile valutare le decisioni e i risultati che riuscirai a ottenere in futuro, solo considerandoli nel giusto contesto, è possibile avere comprensione per se stessi senza credere di poter realizzare tutto con tempi e risorse centellinate. Ogni azienda e ogni attività imprenditoriale ha bisogno di concentrare gli sforzi maggiori nel momento iniziale quando si è più fragili ed esposti alla competizione e si deve cercare di ritagliarsi la propria fetta di mercato.

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Navigare senza sapere quali mari incontrerai sulla tua rotta, può essere solo fonte di fraintendimenti sulla tua destinazione e soprattutto verso te stesso. Il mondo del trading è insidioso a partire già da chi ti propone la formazione.

Per riuscire a mantenere il tuo vantaggio sul lungo termine non dimenticare di aggiornare il tuo business plan, inserendo nuovi dettagli e mantenendo il giusto compromesso tra le informazioni necessarie e la capacità di renderti chiaro il progresso che hai compiuto e gli obbiettivi ancora da realizzare.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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