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Economia e Finanza

Buono fruttifero postale, qual è il migliore? Occhio a soluzioni e vantaggi

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Uno degli strumenti più diffusi quando si parla di risparmio e di alternativa alla liquidità è il buono fruttifero postale, ma qual è il migliore?

Quali sono i vantaggi e le opzioni quando si parla di una soluzione di risparmio e di alternativa alla liquidità come nel caso del buono fruttifero postale, qual è il migliore? Le differenze tra i tipi e alcuni dettagli al riguardo.

fonte foto: Adobe Stock

Quando si parla di Bfp si fa riferimento a degli strumenti emessi da Cassa Depositi e Prestiti garantiti dallo Stato Italiano e che sono collocati esclusivamente da Poste Italiane; come viene spiegato da Money, considerando i rendimenti piuttosto contenuti, forse sarebbe maggiormente appropriato parlare di strumenti di risparmio rispetto all’investimento.

Non vi sono costi di sottoscrizione o di rimborso, al netto degli oneri fiscali, vi è maturazione di interessi fissi o crescenti, sono soggetti all’imposta sostitutiva al 12,5% e sono esenti per quanto riguarda l’imposta di successione.

Vi sono tante e diverse opzioni disponibili, con differenze e dettagli da approfondire per provare a rispondere al quesito che in molti potrebbero porsi, ovvero qual è il migliore buono fruttifero postale?

Buono fruttifero postale dematerializzato e cartaceo: differenze

Come sarà ben noto a molti, quando si parla di buoni fruttiferi postali ci si può riferire a strumenti sottoscrivibili sina in modo cartaceo che dematerializzato, in tagli da 50 euro o multipli. Rispetto al cartaceo, occorrerà che il soggetto interessato si rechi in ufficio postale per sottoscriverlo, così come presentare poi il documento fisico ai fini del rimborso, anticipato o a scadenza.

Il titolo cartaceo andrà custodito e il risparmiatore ne sarà responsabile, spiega Money.it; questi cadono in prescrizione 10 anno dopo la scadenza del titolo e in tal caso decade il diritto del risparmiatore rispetto a ricevere il rimborso del capitale e interessi montati. Non sono divisibili e non vi è, si legge, la possibilità di rimborso parziale.

Per quanto concerne quelli dematerializzati, questi sono rappresenti da una scrittura contabile fatta su di un conto corrente e, viene spiegato, si possono rimborsare anche parzialmente, nel rispetto di tagli minimi e multipli. Non vi è prescrizione per tali titoli, si legge, e alla scadenza gli importi relativi a capitale ed interessi sono rimborsati in modo automatico sul conto corrente indicato.

I vantaggi riguardano evitare il rischio di perdere il titolo, risparmiare la fila all’ufficio, la ricezione automatica dei rimborsi sul conto e il riscatto anche parziale del proprio investimento in qualsiasi momento.

E proprio nel caso di un rimborso anticipato, Money spiega che il risparmiatore avrà sempre diritto a tutto il capitale investito, al netto degli oneri fiscali, e anche dei relativi interessi maturati, purché sia già trascorso il periodo di infruttiferità, ovvero che sia trascorso il numero minimo previsto nella scheda di sintesi inerente la riscuotibilità degli interessi maturati sullo strumento.

Buoni fruttiferi postali, quale scegliere e le tipologie disponibili

C’è grande attenzione ed una forte curiosità da parte di molti, quando si parla di buoni fruttiferi postali, anche a proposito del valore; ad esempio qui quanto vale un buono del 1987 ma anche dettagli su calcoli e rendimenti; oppure, ancora, quale buono viene considerato da alcuni molto vantaggioso e cosa c’è da sapere in tal senso.

I Bfp, spiega Money, garantiscono rendimenti certi, sebbene limitati, e sono indicati per i soggetti che sono avversi al rischio oppure investitori che hanno una esperienza minima e vogliono avere un ritorno certo sul capitale e non legato all’andamento dei mercati finanziari.

Tante, come detto, sono le possibilità e le opzioni tra cui è possibile scegliere. Vi è ad esempio il 4×4, che offre il ritorno maggiore annuo, a scadenza, oppure il 3×4 che può essere interessante rispetto al concetto di capitale accumulato a scadenza per coloro che non intendessero investire in uno strumento dalla durata tanto lunga.

Per un investimento a breve termine vi è la possibilità del Buono 4 anni risparmiosemplice insieme ad un Piano di risparmio, facendolo in più strumenti con scadenze diverse così da capitalizzare anche il rendimento premiale offerto qualora vi siano almeno 24 sottoscrizioni periodiche.

Senza dimenticare quello dedicato ai minori, per neonati o bambini piccoli, con il rendimento maggiormente appetibile, viene spiegato da Money.it.

Qui è possibile approfondire nel dettaglio le diverse tipologie di Buoni Fruttiferi Postali. Ad ogni modo ed in tutti i casi è bene ed opportuno consultare il sito e comunque utilizzare i canali di comunicazione o ancora recarsi in una sede fisica di Poste Italiane per chiedere tutte le informazioni che è bene approfondire prima. Un confronto con esperti del campo e professionisti del settore è raccomandabile, così da ottenere prima di tutto info tanto in generale quanto nel particolare della propria situazione, e approfondire tutte le condizioni, gli aspetti e i dettagli importanti da conoscere.

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