Buoni fruttiferi, quello postale è il migliore a cinque anni: tutti i dettagli

Se si parla di investimento allora siamo di fronte al prodotto giusto. Tutte le informazioni del caso, tutto ciò che c’è da sapere.

Buono fruttifero
Buono fruttifero (Adobe)

Un piccolo risparmiatore ha come obbiettivo primario produrre un piccolo margine di guadagno da un investimento iniziale non propriamente cospicuo. Siamo di fronte a quelli che potrebbero definirsi investimenti domestici in un certo senso. Piccole somme messe da parte per figli o parenti vari, magari regali in occasioni importanti che servono per assicurare alla persona cara un gruzzoletto tra qualche anno. Il buono fruttifero postale, è di certo uno dei migliori prodotti in circolazione se si ambisce  a questo genere di regali.

Lo utilizzano genitori, nonni, zii, spesso persiste il vincolo del compimento del diciottesimo anno di età del beneficiario, cosi da assicurargli all’ingresso nella maggiore età, per l’appunto quel gruzzoletto di cui si diceva in precedenza. I margini di interesse spesso sono molto convenienti se si considerano le cifre di partenza che possono anche essere stimate in 500 euro o 1000 euro. Ciò a cui si ambisce, insomma è un margine anche piccolo, per omaggiare, in certi casi, il figlio o nipote, o chissà cosa, di una modesta somma.

Altro fattore piuttosto ricercato, in questi casi, è ovviamente la sicurezza. L’investitore in questi casi tende a cercare due cose su tutte. Il mantenimento del capitale inziale e la possibilità di svincolare in ogni momento la somma investita qualora ci fossero rischi circa la sua fruttuosità. In questi casi, è chiaro, bisogna cercare un prodotto che faccia al caso nostro, un prodotto che rispetti tutti i canoni e le esigenze sotto ogni punto di vista. Il prodotto vincente, ancora oggi, è quindi il buono fruttifero postale.

Buoni fruttiferi: quello a cinque anni è il migliore di tutti, come e quanto matura

Risparmio fiscale
Risparmio fiscale (Adobe)

Un altro vantaggio del buono fruttifero postale è la garanzia da parte dello Stato su quello che è di fatto il prodotto offerto. Parliamo in ogni caso di una forma di investimento partorita dalla Cassa depositi e prestiti. La tassazione agevolata rispetto alla somma investita è un altro punto sicuramente a favore dell’investitore considerato che corrisponde soltanto al 12,50%. Altro vantaggio è tutto nella possibilità di acquistare buoni fruttiferi partendo da importi davvero bassi che non prevedono costi d’acquisto, di gestione o di eventuale rimborso. Esiste poi la forma cartacea e quella dematerializzata, altro punto a favore.

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Il punto a sfavore del prodotto in questione cosi come anticipato in precedenza è lo scarso rendimento. Il tasso medio anno attuale, infatti, secondo la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) sarebbe al momento dell’1, 5%. Quelli a prendere in considerazione, ad oggi, sono quindi il 3X4, e il  4X4 di Poste italiane oltre al buono ordinario dalla durata massima di 20 anni. Ipotizzando un simulazione potremmo dire che su una durata di cinque anni, immaginando quindi un disinvestimento preventivo ci troveremmo di fronte a questo scenario:

  • per quel che riguarda il buono 3X4, dovremmo calcolare l’importo del capitale per questo coefficiente: 1,00262763
  • per il buono 4X4 il coefficiente invece sarà il seguente: 1,00702103
  • il coefficiente netto per quel che riguarda, invece, il buono ordinario al termine dei 5 anni è: 1,00438157.

Senza ombra di dubbio il miglior prodotto presente sul mercato al momento,  considerato un investimento a 5 anni.

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