Tutti conoscono i Buoni postali da anni presenti nelle case degli italiani come strumento di risparmio. Ma cosa dire dei conti deposito?
I Buoni fruttiferi postali e i conti deposito sono strumenti finanziari simili ma anche diversi.
Lo scopo di entrambi è conservare è far accrescere il capitale investito dai risparmiatori. Le differenze sostanziali sono nelle modalità di utilizzo ma, soprattutto, nel tasso di interesse applicato e di conseguenza nel rendimento a scadenza. Ma tra Buoni postali e conti depositi qual è il più conveniente. Nell’articolo cercheremo di trovare una risposta.
Buoni fruttiferi postali e conti deposito sono strumenti finanziari a basso rischio di perdita di capitale. Magari i rendimenti non saranno altissimi a causa dei tassi di interessi piuttosto bassi (più i Buoni postali che i conti deposito). Nello stesso tempo, però, non c’è la certezza per entrambi che il capitale investito sarà restituito per intero. Questo perché né i Buoni postali né i conti deposito sono influenzati dai rischi dei mercati.
I Buoni fruttiferi postali sono emessi da Cassa depositi e prestiti una società che appartiene allo Stato e per questo motivo offre la garanzia del rimborso al 100%. I Buoni possono essere sottoscritti presso gli uffici postali, perché sono distribuiti da Poste Italiane, ma anche tramite il sito internet e l’App BancoPosta.
Attualmente sono circa una decina i Buoni postali che si possono sottoscrivere, ciascuno con scadenza e tasso di rendimento diverso. Il tasso più alto del 4,50% è quello applicato al Buono dedicato ai minori. Il capitale investito sarà rimborsato per intero alla scadenza naturale del titolo insieme agli interessi maturati. Qualora si chiedesse il rimborso anticipato questi saranno versati fino alla data di rimborso, mentre il capitale comunque per intero.
Insomma, si capisce che più si tiene depositato il capitale e maggiore sarà in rendimento che dipende dagli interessi maturati.
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I conti deposito sono prettamente un prodotto bancario e possono considerarsi come una sorta di salvadanaio dove periodicamente si deposita il capitale. Hanno un tasso di interesse fisso di solito superiore ai conti correnti. La scadenza è a breve, medio e lungo termine: ovvero, varia da pochi mesi a meno di due anni.
Ci sono due tipologie di conti deposito: liberi e vincolanti. Con i primi il capitale versato può essere rimborsato in qualsiasi momento ma con gli interessi maturati fino al momento del rimborso. I conti deposito vincolanti, invece, offrono sempre la possibilità del rimborso anticipato dietro però il pagamento di una penale o la rinuncia degli interessi. In questo caso, si capisce che se si sceglie un conto deposito vincolato sarà preferibile lasciare il capitale depositato il più a lungo possibile. Tra l’altro, di solito, i tassi di questo sono molti più alti di quello libero.
In sintesi, per un investimento a lungo termine potremmo dire che i buoni fruttiferi postali sono da preferire perché più passa il tempo e più alto sarà il rendimento del capitale investito. Invece, per un investimento a breve termine è più conveniente depositare i propri risparmi in un conto deposito che offre rendimenti più alti anche se la scadenza è più breve.
Come si capisce rispendere a questa domanda non è semplice come può sembrare. L’ultimo suggerimento che possiamo dare è chiedere un consiglio a un consulente delle poste e della banca per aiutare a scegliere bene: senza il rischio di perdere tempo e soldi.
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