Buoni postali: comunicata la cifra che va pagata a titolo di spese

Poste Italiane comunica ai propri clienti l’importo delle spese per i Buoni fruttiferi postali, in pochi erano a conoscenza delle cifre.

Se c’è uno strumento di investimento prezioso e soprattutto apprezzato dagli italiani questi sono senza dubbio i Buoni fruttiferi postali (Bfp), rinomati tra i clienti di Poste Italiani sia per la facilità di sottoscrizione sia per il loro meccanismo di funzionamento. Di cosa si tratta? Sono stati introdotti nel 1924 e la prima emissione è avvenuta un anno più tardi, il 1° marzo per l’esattezza, e ormai ne esistono di differenti. È bene ricordare che vengono emessi direttamente dalla Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo Stato.

soldi da pagare
Buoni postali: comunicata la cifra che va pagata a titolo di spese – trading.it

Sono soggetti inoltre a una tassazione specifica, oltre che all’imposta di bollo; entrambe le somme in questione saranno detratte solamente al momento del ritiro. Per chi non conoscesse i Buoni fruttiferi postali, va chiarito che i clienti che ne entreranno in possesso dovranno corrispondere una cifra a titolo di spese. Tutti i dettagli sono presenti nella sezione dedicata all’interno del portale ufficiale di Poste Italiane, anche le informazioni riguardanti i costi di gestione. È proprio online, infatti, che è avvenuta la comunicazione.

Buoni fruttiferi postali, conviene investire? Gli importi della tassazione specifica

Chi si stesse chiedendo se convenga o meno investire in Buoni fruttiferi postali, la risposta è molto semplice: dipende dalle proprie esigenze e dai propri interessi. In generale, rimane uno strumento molto popolare tra gli italiani, nonostante prevedano una tassazione specifica, che varia a seconda della tipologia. Per quanto riguarda gli interessi invece, questi verranno riconosciuti nel momento in cui si ritirerà il capitale investito, un’operazione che è possibile effettuare ancor prima della scadenza prefissata.

Un ufficio postale
Buoni postali: comunicata la cifra che va pagata a titolo di spese – trading.it (fonte foto ANSA)

Come per i Titoli di Stato, anche i Buoni fruttiferi postali sono soggetti a tassazione degli interessi, per una percentuale del dodici e cinquanta per cento. E non solo, perché per quelli che supereranno la soglia imposta di cinquemila euro complessivi sarà applicata un’imposta di bollo che è pari allo zero e due per cento della somma totale investita.

All’interno del portale di Poste Italiane è presente un comodo strumento per capire a quanto ammonti il valore attuale del buono, cliccando sulla voce ‘Calcola il tuo bono’ e inserendo i dati richiesti – il valore che verrà fuori è al netto della ritenuta fiscale applicata.

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