Il sindacato trionfa in Cassazione, portando a una sentenza storica per i lavoratori sul tema dei buoni pasto. Novità in arrivo nei prossimi mesi.
“Si tratta di una sentenza storica che segna un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori del settore”, con queste parole, attraverso un comunicato, la sigla sindacale annuncia il raggiungimento di un risultato cruciale. I giudici di Piazza Cavour hanno emesso una pronuncia che rappresenta senza dubbio una svolta sul tema dei buoni pasto e che sarà fondamentale per tutti quei lavoratori che vorranno rivendicare i propri diritti anche in futuro. E non è l’unica novità in arrivo, a quanto pare.
Sì, perché sono attesi stravolgimenti anche nel settore della mobilità-attività ferroviaria e per il contratto nazionale di lavoro Merci e Logistica, o almeno questo si evince dalle previsioni. “Su questi abbiamo avviato analoghe iniziative giudiziarie”, si legge ancora, iniziative per richiedere il ricalcolo secondo i “principi euro unitari”. Insomma, i lavoratori possono finalmente sorridere, in attesa che la sentenza sortisca concretamente i propri effetti. Non c’è dubbio: il futuro comunque appare più roseo delle aspettative.
Buoni pasto e calcolo del compenso in ferie, arriva la sentenza della Cassazione
Una battaglia durata fin troppo a lungo quella della Filt Cgil Campania, l’impegno profuso in tempi recenti ha portato all’ordinanza rivoluzionaria della Corte di Cassazione. Per i lavoratori del trasporto pubblico locale è una vittoria storica, visto che verrà riconosciuta l’incidenza del buono pasto sul calcolo del compenso dovuto durante i giorni di ferie.
“Tutte le voci retributive spettanti al lavoratore devono essere considerate a tutti gli effetti parte integrante della retribuzione corrisposta durante il periodo di ferie, ivi compreso il ticket”, si legge nel comunicato pubblicato a poche ore dalla pronuncia dei giudici di Piazza Cavour. Nella nota, inoltre, viene ulteriormente ribadita la centralità del buono pasto nella contrattazione collettiva aziendale.
Anche in Italia, finalmente, ci si allinea ai nuovi principi giuridici forniti dall’Unione europea, oltre che dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo. Un risultato che tornerà utile agli altri sindacati che si occupano di ambiti differenti, considerando come la sentenza possa essere sfruttata pure in altri settori. Gli sforzi della Filt Cgil Campania, intanto, non si interropono, si continuerà a lavorare a testa bassa per “una sempre maggiore tutela dei diritti dei lavoratori”.