I buoni pasto sono strumenti che vengono utilizzati già da molti anni dalle aziende per permettere ai dipendenti e ai collaboratori di scegliere in quale esercizio commerciale fare la pausa pranzo.
Si tratta di benefits che l’impresa mette a disposizione dei lavoratori, spesso in aggiunta a un servizio mensa interno. Per le aziende che non hanno un proprio punto ristoro rappresentano la soluzione più elastica e performante da offrire ai dipendenti. Inoltre l’utilizzo di questa formula produce indubbi vantaggi sia lato di chi offre sia lato di chi li riceve e ne usufruisce.
Il buono pasto può essere in formato cartaceo o digitale. Il primo è ormai sempre meno utilizzato e si compone di un blocchetto in cui ci sono i tagliandi da staccare che riportano il valore in euro, i nomi dei beneficiari e la ragione sociale dell’impresa che li rilascia. Molto più diffuso oggi è il formato elettronico. Consiste in una card digitale sulla quale è caricato, solitamente all’inizio del mese, l’importo che spetta al lavoratore. Quando si usa viene immediatamente scalato l’importo utilizzato e accedendo al portale dedicato si può vedere la somma rimanente. Il buono in formato digitale è decisamente più pratico da usare e grazie alla banda magnetica è anche più sicuro e meno a rischio smarrimento. Nel caso accada la tessera può essere bloccata. Il funzionamento è del tutto simile ad una carta di debito.
Buoni pasti: quali sono i vantaggi per i dipendenti?
L’utilizzo dei buoni pasto rientra tra le soluzioni di welfare più produttive che un’azienda può adottare. Intanto perché proporre ai propri lavoratori l’alternativa alla mensa aziendale li svincola da un unico modo per alimentarsi. Scelgono quindi ciò che ritengono più adatto alle loro esigenze. Ma non è l’unico vantaggio offerto dai buoni pasto che, per le molte convenzioni che includono, sono diventati dei veri e propri strumenti per aumentare il benessere dei lavoratori. Le aziende sanno bene quanto sia importante la qualità della vita dei dipendenti che è strettamente correlata al loro rendimento sul luogo di lavoro. Una vita aziendale soddisfacente porta migliori risultati e un ambiente di lavoro stimolante accresce anche l’immagine aziendale, per cui l’impresa diventa attrattiva dall’esterno e si possono attivare nuove collaborazioni.
Come funzionano
Il collaboratore può cumulare i buoni pasto e decidere di utilizzarli tutti insieme fino ad un massimo di 8. Questo è un primo considerevole vantaggio per chi li adopera. Anche per il fatto che recentemente è stata ampliata l’offerta di esercizi che accettano i buoni aziendali. Lo ha stabilito il Ministero dello Sviluppo Economico con il decreto n.122 del 7 giugno 2017. Il buono pasto a differenza dell’indennità di mensa che il lavoratore trova in busta paga ed è soggetta a tassazione. Non è ritenuto parte del reddito da lavoro. Chi utilizza un buono pasto cartaceo ha un’esenzione pari a 4 euro per giorno di lavoro mentre i buoni elettronici assicurano una soglia di 8 euro sempre per giorno lavorato.
Lato azienda invece non mancano i vantaggi da un punto di vista fiscale. Chi decide di implementare una strategia di buoni pasto può portare deduzione il costo al 100% e recuperare tutta l’IVA. Per i liberi professionisti e le ditte individuali senza dipendenti, la deduzione è invece del 75% e la detraibilità dell’IVA del 100%.
In cosa si traduce tutto questo? Si traduce nella possibilità di scaricare i costi e di avere un risparmio rispetto alla scelta di erogare, in assenza di mensa aziendale, un’indennità in busta paga.
Quali sono, invece, i vantaggi per i liberi professionisti? I costi sono deducibili e tutte le spese si recuperano con un’unica fattura: non sono più necessari scontrini e ricevute multiple.
Come richiedere i buoni pasto per i tuoi dipendenti
L’azienda che vuole attivare il servizio di erogazione dei buoni pasto deve prima di tutto scegliere il fornitore giusto. Per trovare il partner ideale dovrà far presente le sue necessità richiedendo soluzioni mirate che siano le più soddisfacenti per l’azienda. L’obbiettivo è quello di garantire ai lavoratori un prodotto valido, funzionale e in grado di aumentare il benessere aziendale. Pertanto andranno valutati nel dettaglio i modi di utilizzo, i vantaggi a livello fiscale e la rete di esercizi convenzionati, che dovrà essere la più ampia possibile per fornire ai collaboratori la massima libertà di scelta.
Azienda e fornitore dovranno per così dire mettersi d’accordo anche su altri punti, che riguardano la creazione dell’intero progetto, la gestione degli ordini e l’assistenza che la società che offre il servizio dovrà fornire in maniera costante. Ad oggi sono moltissimi gli esercizi commerciali convenzionati che accettano i buoni pasti aziendali. I dipendenti possono usufruire di una vasta offerta che spazia dai bar ai ristoranti alla grande distribuzione, dagli agriturismi ai mercati, dalle tavole calde agli ittiturismi fino agli spacci di industrie alimentari.