All’Italia serve tempo per trovare alternative allo scenario di grande fragilità che si sta delineando in modo sempre più marcato con effetti su famiglie e imprese.
In questo contesto titoli di Stato italiani e tedeschi scontano le prospettive negative degli investitori con rendimenti che raggiungono nuovi record.
La guerra commerciale si è rivelata un’arma a doppio taglio. L’Unione europea sconta in anticipo i suoi effetti sugli interessi delle sue obbligazioni. I tassi dei Bund decennali hanno raggiunto il record dal 2015 arrivando 0,82% mentre quelli dei BTp italiani al 2,47% raggiungendo il massimo dal 2020. L’inflazione unita alle scarne prospettive di una crescita economica portano conseguenze sui titoli di Stato e sulla vita di tutti. Per capire la forza del trend rialzista dei rendimenti solo quattro mesi fa il Bund tedesco aveva un rendimento negativo a -0,18%.
Anche oltreoceano la situazione non è diversa. I tassi dei titoli di Stato Usa decennali sono arrivati l’11 aprile a un rendimento del 2,77%, il massimo da dicembre del 2018. L’impatto sul rendimento dei Titoli di Stato USA è inevitabile così come su quelli italiani. Il numero uno della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, ha detto la settimana scorsa che la banca è in ritardo con il raggiungimento degli obbiettivi di politica monetaria. Per fermare l’inflazione si deve agire velocemente e in modo deciso.
Secondo gli analisti di Goldman Sachs, l’aspettativa è che la Bce aumenti i tassi di 25 punti base sia a settembre che a dicembre. Mentre giovedì la Banca dovrebbe ribadire l’imminente fine degli acquisti di titoli di Stato, negli Stati Uniti ci si attendono altri 9 rialzi dei tassi da qui a fine anno. Contestualmente a questo è prevista la riduzione dell’acquisto di titoli, riducendo così velocemente la liquidità fin ora disponibile.
Gli effetti sui conti pubblici è quindi a tutti gli effetti concreto a partire dai margini di manovra per bonus e aiuti statali. Con la perdita del sostegno data dagli acquisti di titoli di Stato da parte della Bce, si riducono le politiche di agevolazione fiscale e quelle a tutela dello Stato sociale. Una soluzione a un declino più rapido del previsto della crescita economica sarebbe un nuovo Recovery fund per finanziare, con debito comune europeo, investimenti in tema di energia e difesa. Il discorso per ora sospeso almeno fino a dopo le elezioni in Francia.
L’attuale situazione economica vicina alla stagflazione influisce su famiglie e imprese. Le uniche in grado di assicurarsi rendimenti sostanziali e positivi sono quelle legate ai servizi essenziali come elettricità, carburante e alimentari. Con i titoli di Stato, stanno salendo i tassi su mutui e prestiti alle imprese. Nell’ultimo mese gli indici Eurirs utilizzati per determinare il tasso dei mutui a rata fissa sono saliti per la scadenza a 20 anni dallo 0,85% all’1,27%. In generale le condizioni finanziarie per le imprese si sono erose con meno accesso al credito e interessi più alti per famiglie e imprese.
Ti sei mai chiesto cosa spinga qualcuno a leggere grafici di Borsa come se fossero…
C'è un modo vantaggioso per detrarre sia il costo di montaggio che di rinforzo per…
Cosa nasconde davvero il mese di aprile? Una storia fatta di numeri, cicli e coincidenze…
Ci sono mestieri in cui la reperibilità 24 ore su 24 non solo è richiesta…
Per chi non vuole abbandonare l'azionario, verificare i dividendi può essere una buona strategia per…
Ti sei mai chiesto se un rendimento più alto giustifica davvero un rischio maggiore? Una…