Il BTP green aprile 2045 diventa uno dei protagonisti tra le obbligazioni; in meno di un mese la cedola offerta è passata dal 1,5% a circa il 3,7%.
In un contesto generale caratterizzato da profonda incertezza e scambi limitati dovuta al clima festivo di agosto, l’impennata del rendimento offerto crea un’opportunità di ingresso a mercato per chi è a caccia di occasioni sulle obbligazioni governative.
Ieri il BTP green 2045 ha avuto un ulteriore crollo della quotazione arrivata a 66,4 centesimi e ha di conseguenza avuto un rendimento corrispondente pari al 3,69%. Le obbligazioni verdi, o green bond, sono strumenti finanziari relativamente nuovi, ma che hanno conosciuto un tasso di crescita straordinario dal 2007 a oggi.
Un green bond differisce dalle altre obbligazioni per il vincolo sull’utilizzo dei proventi. La differenza tra queste emissioni e quelle ordinarie è che i green bond sono legati a progetti che hanno un impatto positivo per l’ambiente, legati all’efficienza energetica, alla riduzione delle emissioni e all’uso sostenibile delle risorse.
Il tasso raggiunto dal BTP green stupisce e supera in questi giorni l’interesse cedolare del BTP ordinario. I rendimenti variano infatti in modo più marcato a causa della minore liquidità di questi titoli. Il BTP 2045 scade tra oltre 22 anni il rendimento a doppia cifra attuale deve fare i conti con la quotazione del titolo. È infatti questa a fare la differenza a scadenza o alla sua liquidazione anticipata.
Rendimento BTP green pari oggi a 1,88%
Il rendimento netto immediato è dato dal rapporto tra prezzo di acquisto e cedola; oggi questo è pari a circa l’1,88% contro l’1,76% di inizio agosto e l’1,92% del 19 scorso, quando il rendimento del BTP green 2045 raggiunse il suo picco estivo. Il grosso del rendimento arriverebbe quindi dalla maggiore plusvalenza ottenibile a condizioni invariate con sicurezza nell’aprile 2045.
Le emissioni delle obbligazioni verdi fanno il paio con circa il 70% delle imprese italiane che hanno redatto un piano economico o industriale al fine di accrescere la propria l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. In questo contesto Borsa Italiana riveste un ruolo attivo nel sostenere la transizione verde; altri BTP green seguiranno il titolo attuale, secondo il programma aste titoli di Stato di quest’anno.