Il 57% del BTP Green nel periodo 2018 2021 è stato dedicato agli investimenti nei trasporti. E’ quanto emerge dal rapporto di quest’anno diffuso dal Ministero dell’Economia.
Ecco quali sono i settori in cui sono stati allocate maggiormente le obbligazioni sostenibili.
La differenza tra queste emissioni e quelle ordinarie è che i green bond sono legati a progetti ESG, con ricadute positive per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, la diffusione di mezzi di trasporti ecologici.
Le emissioni BTP Green del 2021 vedono interessati per la maggiore oltre il settore dei trasporti, quello della tutela dell’ambiente e della diversità biologica al 15,2% seguito da quello degli interventi sul dissesto idrogeologico al 12,2% e all’efficienza energetica pari al 9,4%. Un investimento totale superiore agli 80 miliardi di euro di cui la principale voce, quella dei trasporti, costituisce investimenti in termini nominali pari a 7,62 miliardi di euro.
Gran parte di tale categoria è riconducibile a investimenti come infrastrutture ferroviarie, elettrificazioni delle tratte e realizzazione di nuove tratte di Alta Velocità e Alta Capacità.
Le emissioni delle obbligazioni verdi fanno il paio con circa il 70% delle imprese italiane che hanno redatto un piano economico o industriale al fine di accrescere la propria l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. La premessa è che i green bond hanno un rendimento potenziale più elevato sul lungo termine.
Anche in Europa i fondi sostenibili si sono comportati meglio di quelli tradizionali che hanno subito nello stesso periodo liquidazioni per 21 miliardi di dollari. Gli investimenti in chiave ESG sono tra le scelte di punta nel mercato europeo, rappresentativi dell’82% delle masse dei fondi. Per capire la portata del trend nel continente basti pensare che negli Usa questo tipo di investimenti raggiunge invece il 21%. A loro volta i fondi sostenibili rappresentano più del 17% del patrimonio dell’industria del risparmio gestito europea.
Inflazione e conflitto in Ucraina hanno cambiato il concetto di sostenibilità, rimettendo al centro alcune variabili fondamentali per approcciare la transizione ecologica alla luce dello scenario attuale. Anche per questo motivo la ricerca ha raccolto investimenti pari 1,25 miliardi di euro. Questa branca comprende le misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento, economia circolare e quelle a incentivo per la produzione di energia rinnovabile.
L’impatto ambientale degli investimenti è notevole in termini di risorse risparmiate e per riduzione di emissioni nocive. Il rapporto evidenzia che con gli incentivi fiscali per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, le emissioni di CO2 evitate sono state pari, dal 2018 al 2020, a circa nove milioni di tonnellate. Gli incentivi fiscali per lavori di efficientamento energetico hanno invece contribuito a evitare l’emissione di oltre 283 mila tonnellate di CO2 solamente nel 2018.
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