I dati di Cointelegraph Markets e TradingView hanno mostrato la tenuta per quattro giorni consecutivi dei livelli sotto i 20.000 dollari.
I volumi long hanno supportato BTC sulla resistenza; Gli acquirenti, nonostante le perdite, si rifiutano di capitolare.
Sembra probabile che la fase di consolidamento stia per concludersi. I volumi mostrano come sia in corso una tendenza all’accumulazione di posizioni intorno al prezzo di 19.650 dollari. Mentre i trader retail vendevano e si posizionavano short per sfruttare l’eventuale rottura del supporto volumi ingenti accumulavano almeno 30.000 BTC in ottica rialzista.
È ciò che mostrano i dati dei future binance, quando il prezzo sale e torna a scendere sotto i 20.000 dollari nuovi ordini in acquisto sostengono la quotazione.
I BTC mantenuti in portafoglio a lungo termine hanno raggiunto il record storico
Un’altra conferma della accumulazione di BTC arriva dai dati della società di analisi sulla blockchain Glassnode. Essi confermano che chi sta accumulando non la fa per rivendere; la percentuale dell’offerta di BTC ferma nei portafogli per almeno un anno ha raggiunto il massimo storico del 65,78%.
Il contesto macroeconomico e il livello psicologico dei 20.000 dollari, contribuisce a intravedere nel Bitcoin e nelle criptovalute una buona occasione di guadagno futuro. Sui mercati sembra conclamata l’idea che dopo il forte rimbalzo del Pil, seguito agli stimoli fiscali e monetari degli scorsi anni, si sta entrando in un contesto macroeconomico di stagnazione o recessione di non breve periodo.
L’attuale fase di contrazione del PIL globale, inizia solo ora a intaccare la domanda e a produrre una conseguente riduzione dei redditi reali. Se la diminuzione dei consumi è solo nella sua fase iniziale questo significa che i mercati finanziari devono ancora scontarne completamente gli effetti. Mentre l’azionario scende Bitcoin rimane ancorato a una posizione limite che sembra rappresentare i prodromi di un eventuale nuova onda rialzista.
Il risk off è solo all’inizio e può durare più a lungo di quello che si possa credere. In questo contesto le turbolenze macroeconomiche rimangono al centro delle variabili in grado di stimolare domanda e offerta anche sul Bitcoin. La forza del dollaro è ancora lontana dal ridimensionarsi; si attendono i nuovi dati su inflazione e Pil del terzo trimestre.
Ecco la posizione del il 75% dei gestori patrimoniali e i consulenti finanziari indipendenti intervistati
I rialzisti di Bitcoin hanno al momento vita facile data l’assenza di una chiara direzione della tendenza. Questo non fa che alimentare col passare del tempo l’abbandono graduale delle posizioni speculative a ribasso.
Secondo i dati del sondaggio di HANetf, piattaforma europea indipendente di ETF ed ETC entro i prossimi 12 mesi il 75% dei gestori patrimoniali e i consulenti finanziari indipendenti intervistati di tutta Europa, prevede di aumentare la propria esposizione alle criptovalute. Con il Bitcoin che resta la criptovaluta di preferenza più della metà degli intervistati si aspetta inoltre un ambiente normativo, da qui a 3 anni, più severo per gli asset digitali e le criptovalute. Questo lungi dall’essere percepito come un ostacolo è in realtà rappresentativo di maggiore sicurezza e stabilità gradita dagli investitori.