In leggero rialzo i future a Wall Street, che ieri ha chiuso in forte calo e giornata nera per il Nasdaq, che ha registrato un tonfo quasi del 3%.
Varia a rialzo anche il petrolio; il Wti ieri ah chiuso con un incremento vicino al 2% a 111 dollari al barile mentre il brent è arrivato a 113 dollari. In questo contesto la BCE si è espressa in modo diretto a favore di uno scudo anti spread.
Se i dati economici sulla fiducia dei consumatori americani sono in calo e aumentano le aspettative di inflazione a 12 mesi, con un dato vicino al 8%, l’Ue non sta a guardare.
Christine Lagarde si è espressa contro il rischio di frammentazione dell’area euro; “accelereremo il completamento di un nuovo strumento”. L’obbiettivo ribadito in Portogallo al Forum delle banche centrali la dice lunga sui possibili effetti negativi delle politiche restrittive atte a controllare l’inflazione. Venerdì può esserci una nuova sorpresa con il dato sui prezzi al consumo europei. Alcuni analisti come quelli di Unicredit stimano una salita dell’inflazione a giugno al 8,6% rispetto al dato di maggio.
Pesa quindi l’incertezza sul fatto che le banche centrali siano in grado di trovare la quadra tra il controllo dell’inflazione e la crescita economica. Evitare una nuova recessione sembra difficile soprattutto in Europa, su cui pesa la solvibilità dei singoli debiti pubblici nonché l’aumento del prezzo delle materie prime. In particolare, la dinamica su gas e petrolio influisce sul breve termine nella variazione degli spread e del costo del finanziamento del debito. Il price cup proposto dal G7 al petrolio russo rischia di ridurre ulteriormente gli approvvigionamenti.
Sul fronte del debito italiano, l’annuncio che la Bce si appresta ad aumentare i tassi già a luglio, ha influito sul rendimento del Btp a dieci anni salito al 3,67%. Lo spread con il Bund tedesco di pari durata è invece in calo a 191 punti base. Così il debutto del nuovo Btp Italia 2030 ha già realizzato le prime perdite arrivando al valore di 99,3.
Lagarde ha fatto riferimento al cosiddetto scudo anti-spread, chiamandolo anche scudo salva BTP. “Ci assicureremo che la trasmissione ordinata della nostra politica in tutta l’area euro venga preservata”. “Affronteremo qualsiasi ostacolo che dovesse rappresentare una minaccia al nostro mandato di stabilità dei prezzi”. Lo strumento può smorzare gli effetti dei sell off sui Titoli di Stato in caso di un aumento dell’avversione al rischio da parte degli investitori rispetto alla solvibilità dell’Italia o di altri Paesi membri.
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