Nuovo rialzo per le borse europee ma le oscillazioni non sembrano avere una direzione precisa: qualche consiglio per il trader che si trova ad affrontare la Trump Volatility
Le principali Borse europee hanno avviato la seduta odierna con segno positivo. Il clima di ottimismo è rafforzato anche dalla cautela dei mercati statunitensi, che monitorano con attenzione le mosse dell’amministrazione americana sui dazi. Ma in generale si tratta di dati indicativi che continuano a seguire un trend confuso e sincopato, dovuto all’alta Trump volatility.

Gli indici di apertura dei mercati europei di oggi 6 marzo 2025 sono:
- FTSE MIB (Milano): +0,78%
- DAX (Francoforte):+0,71%
- CAC 40 (Parigi): +0,64%
- FTSE 100 (Londra):-0,4%
Sul fronte europeo l’attenzione è puntata sulla riunione della BCE: il clima quasi disteso della giornata mostra anche un sentiment positivo degli investitori che attendono le 14:15 per il discorso sulla decisione sui tassi d’interesse, seguito poi dalla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde alle 14:45. Con l’inflazione in calo al 2,5% a gennaio, molti analisti prevedono infatti che la banca centrale continuerà nella sua politica di taglio dei tassi, come avvenuto nelle ultime riunioni.
Secondo Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco, la BCE manterrà la sua strategia di riduzione graduale dei tassi: l’idea è quella di contrastare il rallentamento economico senza però compromettere la stabilità finanziaria. Lo stresso Strategist ha poi spiegato che molto probabilmente si continuerà con tagli di 25 punti base per ogni riunione fino a raggiungere il 2% entro giugno.
Dazi USA: volatilità senza direzione chiara
Le notizie sui dazi imposti dall’amministrazione Trump hanno storicamente creato forti oscillazioni nei mercati, con impennate e crolli improvvisi, ma senza mai generare trend solidi nel medio-lungo termine.

Questa forte volatilità è dovuta alla natura speculativa delle reazioni immediate e alla continua incertezza sulle mosse future, nonché dalle dichiarazioni a saetta anche poco comprensibili del Presidente degli USA.
- Cosa significa per i trader? Chi opera con strategie di lungo periodo dovrebbe ignorare queste notizie e concentrarsi su fattori più strutturali, mentre chi fa trading intraday può sfruttare la volatilità per operazioni rapide e mirate.
Come distinguere le informazioni utili dal rumore di mercato
Il contesto macroeconomico di oggi offre spunti interessanti per i trader, ma come sempre, non tutti i dati hanno un impatto reale sulle strategie operative. Che significa invece ciò? Che bisognerebbe evitare di lasciarsi influenzare da quel “rumore di fondo” che può generare falsi segnali e movimenti erratici, spesso responsabili di perdite più che di opportunità.

Quando la Trump volatility è in atto, il Presidente ha lanciato qualche discorso assertivo e scioccante, i mercati rispondono con un sentiment di sgomento e paura, fin quando poi non torna un nuovo parziale equilibrio e i titoli tornano ad essere positivi, ma non a lungo, anche solo per una giornata: il tempo che Trump annunci un’altra delle sue dichiarazioni.
Ogni giorno il mercato è inondato da informazioni economiche e politiche, ma non tutte hanno un impatto significativo. Quali sono allora i dati che un trader dovrebbe realmente considerare?
Decisioni delle banche centrali
- Un cambio nei tassi della BCE ha effetti diretti su mercati azionari, obbligazionari e valute.
- L’andamento dell’inflazione è fondamentale per capire le prossime mosse della BCE.
Dati macroeconomici chiave
- PIL, inflazione, tasso di disoccupazione e consumi hanno un impatto reale sul mercato.
Eventi politici con impatto diretto
- Accordi commerciali definitivi e nuove regolamentazioni possono creare trend duraturi, ma solo se sono realmente firmati e non dichiarati a voce.
- Il summit UE sull’Ucraina potrebbe avere implicazioni sui mercati energetici e sulla stabilità economica europea.
Strategie operative per i trader
- Trader di breve periodo: possono sfruttare le oscillazioni legate alle notizie sui dazi, ma con stop loss stretti per evitare di rimanere intrappolati in falsi movimenti.
- Investitori di lungo termine: dovrebbero invece focalizzarsi su dati macroeconomici strutturali e sulle decisioni della BCE, ignorando le reazioni di breve termine ai dazi. Queste oscillazioni giornaliere diventano poco significanti.
- Chi opera sulle valute: deve monitorare le mosse della BCE e la dinamica euro-dollaro, piuttosto che lasciarsi influenzare da notizie momentanee sui dazi.
Il vero segreto di un buon trader è quindi il saper distinguere i dati realmente impattanti dal semplice rumore di mercato. Le notizie sui dazi possono creare forti movimenti, ma non hanno una direzione chiara. Al contrario, le decisioni della BCE, i dati macroeconomici solidi e le evoluzioni nei rapporti commerciali a lungo termine sono gli elementi che realmente influenzano le tendenze di mercato.