Borse europee cautamente positive: cosa fare ora che la Fed ha confermato le attese?

I mercati finanziari europei di oggi si muovo cauti, è importante capire come muoversi ora che la Fed ha confermato le attese dei giorni scorsi 

L”apertura delle borse europee oggi, 30 gennaio 2025, registra un andamento poco mosso. Già interrogando i  futures sull’Eurostoxx50 si indicava un incremento dello 0,1%, adesso, con i dati alla mano, gli indici di apertura di giornata sono questi:

grafici di borsa
Borse europee cautamente positive: cosa fare ora che la Fed ha confermato le attese?- trading.it
  • FTSE MIB (Milano): +0,26%
  • DAX (Francoforte): +0,1%
  • CAC 40 (Parigi): +0,3%
  • IBEX 35 (Madrid): +0,64%
  • FTSE 100 (Londra): piatta

Questa cautela deriva da diverse dinamiche di mercato, tra cui le decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse, che rimarranno invariati, e l’attenzione rivolta ai risultati finanziari delle grandi aziende statunitensi come Tesla e Microsoft.

Inoltre, la Banca Centrale Europea (BCE) è attesa per un possibile taglio dei tassi di interesse di 25 punti base nelle prossime sedute, come avevamo anche accennato ieri: una profonda spaccatura tra le politiche di BCE e Fed. In sintesi, gli investitori si mostrano prudenti, riflettendo sulle recenti dichiarazioni politiche e sulle performance del mercato tecnologico, mentre si preparano a eventi economici significativi che potrebbero influenzare i mercati nei prossimi giorni.

Decisione della Federal Reserve e reazione dei mercati

Ieri, 29 gennaio 2025, la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nel range del 4,25% – 4,5%, come ampiamente previsto dal mercato. Questa decisione è stata presa dopo tre precedenti tagli dei tassi nel 2024, per un totale di un punto percentuale. Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha anche espresso preoccupazione riguardo al fatto che i progressi nella riduzione dell’inflazione potrebbero essersi bloccati, sottolineando così l’assenza di fretta nell’effettuare ulteriori tagli.

dollaro
Decisione della Federal Reserve e reazione dei mercati- trading.it

Dopo l’annuncio della Fed, i mercati finanziari hanno così reagito in modo misto: per i mercati azionari è salita la volatilità, ovviamente alcuni settori hanno beneficiato della stabilità dei tassi, ma in particolare quelli tecnologici hanno continuato a risentire delle vendite più recenti. Per quanto riguarda il dollaro ha registrato un lieve rafforzamento contro tutte le altre principali valute.

Passando alle obbligazioni, i rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti relativamente stabili. Si può dire che guardando al generico, la decisione Fed di non modificare i tassi ha contribuito a creare una certa stabilità sui mercati, rimangono comunque alte le preoccupazioni per politiche commerciali di Trump e per il settore tecnologico. Cosa devono aspettarsi gli investitori?

I consigli di Trading.it per gli investitori

La Federal Reserve ha scelto un approccio prudente, riflettendo due elementi chiave: inflazione persistente, stabile intorno al 3%, ancora sopra all’obiettivo del 2% e la resilienza economica: questo tasso di disoccupazione al 3,8% e una crescita del PIL del 2,1% per quel che riguarda il quarto trimestre del 2024. I trader devono considerare che dal punto di vista del mercato azionario non ci sarà tregua sulla volatilità: settori come industria e finanza potrebbero beneficiare della stabilità dei tassi, mentre la tecnologia, dopo il rally del 2023, farà fatica a mantenere valutazioni elevate.

grafici finanziari
I consigli di Trading.it per gli investitori -trading.it

Il Dollaro rimane forte, con un rafforzamento dello 0,8% e il mercato obbligazionario vede i rendimenti dei Treasury a 10 anni che restano intorno al 4,1%: attenzione però a questo punto, perché un’eventuale inflazione in risalita potrebbe causare un aumento dei rendimenti e una conseguente vendita dei titoli. In questo marasma i rischi sono: le politiche commerciali di Trump, il mercato immobiliare, soprattutto per i mutui a 30 anni, ora al 6,2%, che potrebbero frenare l’intero settore immobiliare, e il debito globale. Paesi con alto debito pubblico come Italia e Giappone, infatti, potrebbero risentire di un rialzo globale dei tassi nel medio termine.

Per gli investitori è importante avere un occhio a queste dinamiche e non dimenticarsi di diversificare, puntare anche su materie prime come beni rifugio, preferire titoli a breve termine e obbligazioni nel settore finanziario ed energetico e tanta, tanta, cautela sul Tech. Scossi da DeepSeek, consigliamo di puntare su aziende solide con forte cash flow e margini operativi di crescita, evitare investimenti cospicui in startup non ancora redditizie.

In questo scenario, gli investitori devono essere flessibili e disciplinati, evitando esposizioni troppo rischiose. La possibilità di un taglio dei tassi potrebbe aprirsi a partire da giugno 2025, salvo shock recessivi. Nel frattempo, la stabilità dei tassi può essere un’opportunità per costruire portafogli resilienti; il mantra per il vostro 2025 rimane: “Non combattere la Fed, ma prepararsi alla volatilità”.

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