Un crollo della borsa USA? Gli scenari più temuti dagli economisti si fanno sempre più insistenti, ecco perché
La tensione nell’aria è palpabile, come in Italia così nel resto del mondo. I conflitti dividono sempre di più Occidente e Oriente, il rialzo dell’inflazione del 2023 che porta ancora diversi strascichi, gli interessi ancora molto alti e la crisi economica generale, che sembrerebbe essere più in generale una vera e propria crisi dell’Occidente, che permea tutti, chi più chi meno. L’Europa vede la sua stella polare iniziare a tentennare: la Germania non è più quella di un tempo, il settore automotive l’ha affossata definitivamente.
I tedeschi continuavano a produrre auto con sistemi ormai ’invecchiati’, non riescono a rimanere saldi e aggiornati al mercato un po’ per via dell’espansione dell’elettrico (che più che migliorie ha fatto danni), un po’ per via della mancanza di tecniche relative all’installazione di software all’avanguardia.
In un primo momento Tesla non è mai sembrata una possibile minaccia: si apriva a un pubblico molto ristretto, ma nel tempo l’espansione del concetto di guida autonoma ha preso il sopravvento e la Germania si è trovata scoperta. Così come l’Europa arranca, o meglio, come ha raccontato Draghi si prepara ‘a una lenta agonia’, anche l’America non se la passa meglio. La borsa può davvero crollare?
Gli economisti raccontano una realtà poco felice anche dei mercati, diverse analisi raccontano di una realtà preoccupante, diversa da quella del 2008, ma esplosiva anche in questo caso. La FED è impegnata a scongiurare una recessione. Nella conferenza stampa di qualche giorno fa, Jerome Powell, presidente FED, ha portato il mercato azionario dove “la forza del mercato del lavoro può essere mantenuta in un contesto di crescita moderata e di inflazione che si muove in modo sostenibile verso il 2%”.
Un grande Halleluja che però non deve prendere sottogamba i dati. L’inflazione è impennata soprattutto per gli shock geopolitici e, considerando che sono tutto tranne che chiusi, questi sconvolgimenti, dal punto di vista economico, possono portare sbalzi incontrollati, per i quali una recessione potrebbe essere all’ordine del giorno. Certo, un crollo della Borsa potrebbe essere uno dei peggiori scenari da immaginare, ma per avere una visione completa sugli scenari non va tralasciato nulla.
Abbassare i tassi sui fondi federali di 50 pb, per esempio, potrebbe essere una mossa strategica ma molto pericolosa. Gran parte dei partecipanti aveva votato per 25 pb di rialzo, andando più cauti, dopo aver confermato i 50 pb, le azioni hanno raggiunto i nuovi massimi storici, con l’obiettivo di portare i tassi a 2,9%, per riportare un nuovo equilibrio sui prezzi. La domanda aperta degli analisti è se l’esuberanza si stia rapidamente trasformando dalla versione razionale a quella irrazionale degli anni ‘90.
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