Bonus 110, un errore comune e le soluzioni al riguardo: alcuni dettagli nel chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate, con la circolare: di cosa si tratta
Quando si parla del bonus 110 sono tanti gli aspetti che destano attenzione, come nel caso di un errore comune e delle soluzioni in merito: alcuni dettagli circa la circolare di Agenzia delle Entrate e di cosa si tratta.
Al fine di poter beneficiare del bonus 110 in dichiarazione dei redditi, con visto di conformità, quanto speso rispetto ai lavori va pagato mediante bonifico “parlante“. Ma qualora si sbagliasse e si facessero errori, in fase di compilazione del bonifico, cosa accadrebbe e si potrebbe porvi rimedio?
A trattare il tema in questione è Blowing Post, che si sofferma proprio sull’Agenzia delle Entrate. E nel dettaglio sulla circolare n.28/E – 25.07.2022. Tuttavia, anzitutto potrebbe esser opportuno chiarire cosa s’intenda per bonifico “parlante“. Può esser definito in tal modo un bonifico. Il quale abbia tali elementi, che sono la causale del versamento, si legge, e si richiama la normativa circa i lavori agevolati. E poi, il cod.fiscale del soggetto che beneficia della detrazione, il num. di p.Iva ovvero il cod.fiscale di colui a favore del quale è emesso bonifico. E ancora num. e data fattura a cui fa riferimento il bonifico.
L’indicazione di quanto ammonta sul bonifico dovrà essere la medesima rispetto alle spese fatte per quanto concerne i lavori ammessi al bonus 110. Al neto dell’importo, in merito ai lavori, per cui il soggetto ha avuto lo sconto in fattura. Oppure cessione del credito. Occorre ricordare, si legge, che l’obbligo circa il pagamento mediante bonifico non concerne le imprese.
Bonus 110, errore comune: ecco alcuni dettagli in merito
Quando si parla di argomenti come quello in oggetto sono tanti gli spunti che possono catturare l’attenzione, si pensi ad esempio al Superbonus 110% e al cambio infissi gratuito: va tenuto conto di un aspetto, i particolari.
Ritornando al tema, approfondito da Blowing Post, il modello di bonifico impiegato. Per quanto concerne il bonus 110 dev’essere il medesimo di quello impiegato. Per quanto riguarda le altre misure a carattere edilizio. Ovverosia deve consentire a banche e Poste l’applicazione della ritenuta d’acconto. In capo all’impresa. La quale riceve i pagamenti. E che, ad ora, è all’8%.
Tra i diversi documenti che il soggetto dovrà custodire, in aggiunta alla copia dei bonifici. Vi sono anche la certificazione per quanto concerne il rispetto rei requisiti tecnici, inerenti gli interventi fatti. Nonché circa la congruità in merito alle spese fatta in rapporto agli interventi agevolati.
Si legge che i documenti da custodire sarebbero quarantasette. Questo il numero riportato, ma occorre prestare attenzione ed approfondire il tema.
Nel caso si commettesse un errore in merito al bonifico compilato, sarebbe quindi possibile porvi rimedio? Blowing Post spiega che la circolare dell’Agenzia delle Entrate ha spiegato che la compilazione incompleta. In merito al bonifico bancario-postale. La quale impedisse in modo definitivo a banche e poste l’applicazione della ritenuta disposta. Non permette il riconoscimento circa la detrazione. Salva l’ipotesi della ripetizione del pagamento. Attraverso un bonifico, in modo corretto.
Nel dettaglio, si legge che la soluzione sarebbe quella della ripetizione del pagamento, facendo si da riottenere le somme versate prima. Ciò, attraverso un nuovo bonifico. Bancario oppure Postale. Dove vi siano indicati in modo corretto i dati necessari inerenti l’applicazione della ritenuta.
Si legge ancora che tuttavia non occorrerebbe la ripetizione del bonifico laddove non sia stato indicato il num.fattura inerente i lavori fatti. E ancora, non sembrerebbe estesa al superbonus la soluzione la quale consente di porre rimedio al bonifico sbagliato con l’attestazione resa dall’impresa. Circa il fatto di aver in modo adeguato contabilizzato il corrispettivo. Al fine della giusta tassazione del reddito.
Questi, alcuni dettagli in merito. Ad ogni modo è opportuno ed importante approfondire temi ed elementi ed informarsi, al fine di chiarire eventuali dubbi nonché saperne di più nel dettaglio. Anche mediante confronti con soggetti competenti in materia, esperti del campo e professionisti del settore.