C’è un modo intelligente per risparmiare che spesso passa inosservato. È pensato per chi desidera valorizzare il proprio spazio all’aperto senza dover affrontare costose ristrutturazioni. Anche chi vive in condominio può accedere a questo incentivo fiscale, purché rispetti alcune semplici regole.
Se hai un giardino, un terrazzo o anche solo qualche metro di verde, potresti usufruire di un interessante vantaggio fiscale. Non è necessario spendere cifre esagerate per ottenerlo: il Bonus Verde è pensato proprio per interventi sostenibili e accessibili.

Spesso si pensa che le agevolazioni fiscali riguardino solo grandi lavori, ma non è sempre così. Il Bonus Verde, ad esempio, è un’opportunità concreta, valida anche per tutto il 2025, che consente di detrarre parte delle spese sostenute per la sistemazione di spazi verdi privati e condominiali.
Non serve essere esperti né affrontare interventi complicati. Bastano lavori reali e duraturi: strutture fisse, impianti, elementi architettonici o irrigazione permanente. L’importante è che ci sia un miglioramento strutturale e che tutto sia documentato con fatture e pagamenti tracciabili. E i vantaggi sono reali, come dimostrano i casi di Eusebio e Domenico.
Bonus Verde: come funziona davvero
Introdotto nel 2018 e confermato anche per il 2025, il Bonus Verde consente una detrazione fiscale del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di aree verdi, fino a un massimo di 5.000 euro per unità abitativa. Questo significa che si può ottenere una detrazione massima di 1.800 euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo.

Un aspetto interessante è che è possibile usufruire della detrazione sia per interventi realizzati su spazi verdi di proprietà privata, sia per quelli effettuati nelle parti comuni condominiali. Le due detrazioni sono indipendenti e possono essere sommate, rispettando i rispettivi limiti previsti dalla normativa.
Ad esempio, Eusebio ha sostenuto 3.500 euro per lavori condominiali e 7.200 euro per il suo giardino privato. Anche se la spesa privata supera i 5.000 euro, il limite detraibile resta quello, quindi potrà recuperare 1.800 euro per il giardino e 1.260 euro per la parte condominiale, per un totale di 3.060 euro in dieci anni.
Domenico, invece, ha investito 4.800 euro nel suo spazio verde privato, ottenendo così una detrazione di 1.728 euro. In entrambi i casi, il beneficio è concreto e facilmente accessibile, a patto che gli interventi siano strutturali, realizzati da professionisti e pagati con mezzi tracciabili.
È importante sapere che la semplice manutenzione ordinaria, come il taglio dell’erba o la potatura, non rientra nel bonus se non è parte di un intervento più strutturato.
Anche un terrazzo può darti un beneficio fiscale: chiarimenti e specifiche
Contrariamente a quanto si possa pensare, il Bonus Verde non è riservato solo a chi possiede un grande giardino. Anche chi vive in appartamento può beneficiarne, purché gli interventi siano permanenti. Ad esempio, sono ammesse opere come la realizzazione di fioriere in muratura, pergolati fissi, o l’installazione di impianti di irrigazione automatica.
Gli spazi comuni condominiali rientrano nel bonus se l’intervento è approvato dall’assemblea e la spesa ripartita tra i condomini. Ognuno potrà detrarre la propria quota, purché le fatture e i pagamenti siano in regola.
Infine, chi utilizza l’immobile sia come abitazione che come sede di lavoro, ad esempio un libero professionista, può comunque accedere alla detrazione, ma solo per il 50% della spesa totale.
Tutte le spese sostenute nel 2024 potranno essere dichiarate nel 730 del 2025, nel quadro E, codice 12. Un’opportunità semplice, ma con un impatto significativo per chi vuole migliorare casa partendo dal verde.