Partito il bonus veicoli sicuri legato alla revisione dell’auto e dei veicoli a motore: come chiederlo, di cosa si tratta e dove presentare domanda per il rimborso
Attenzione sempre molto alta da parte di molti, quando si parla di auto e di veicoli a motore, con grande interesse e curiosità legati, tra gli altri aspetti, anche alle voci dei costi ed eventualmente di possibili risparmi: è il caso del bonus veicoli sicuri, una misura legata alla revisione obbligatoria di auto e moto, che ha preso il via il 3 gennaio.
Come di certo ben sapranno i più informarti, dal giorno 3 gennaio è attiva la piattaforma informatica inerente al Bonus veicoli sicuri, dove è possibile fare richiesta del rimborso pari ad euro 9,95. Si tratta, andando nello specifico di quanto in oggetto, di una compensazione che è stata stabilità dal governo in seguito all’aumento delle tariffe.
Come noto infatti, di recente si è registrato un aumento dei costi inerenti la revisione dell’auto, con i prezzi a proposito del controllo di efficienza periodico che va fatto rispetto al proprio veicoli che sono ora di 54.95 euro in motorizzazione civile, e di 79,02 euro qualora si decidessi di rivolgersi ad una officina autorizzata.
L’aumento in questione dunque è pari ad euro 9.95 e si legge sul sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che è possibile, mediante piattaforma “chiedere il rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento, pari alla stessa cifra, delle tariffe per la revisione dei veicoli a motore e rimorchi.”
Tale agevolazione permette agli utenti l’esenzione dall’aumento alla prima revisione effettuata entro tre anni e può essere richiesto a partire da 3 gennaio, come detto.
Auto disabile: con legge 104 è soggetta al pignoramento? La risposta che non ti aspetti
Bonus veicoli sicuri per revisione auto: come funziona, a chi spetta e come richiederlo
Attenzione alta, comprensibilmente, da parte degli interessati per quel che riguarda il bonus veicoli sicuri, come detto legato alla revisione di auto e veicoli a motore, e sono in tanti a chiedersi come questo funzioni e come fare per richiederlo, dove fare domanda.
Come si può leggere sul Sito del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il contributo pari ad euro 9,95 in questione può esser chiesto per le revisioni effettuate dal primo novembre 2021, ovvero nel giorno in cui è entrato in vigore il sopracitato aumento della tariffa, e per i 3 anni successivi.
Tale buono, si legge, è concesso ai proprietari per un solo veicolo e per una sola volta.
Ai fini di poter fare richiesta del bonus, coloro che sono interessati devono fare l’accesso alla piattaforma dedicata mediante l’identità digitale SPID oppure con la CIE, la Carta d’Identità Elettronica, o ancora con la CNS, la Carta Nazionale dei Servizi. L’utente dovrà poi compilare il modello che troverà sulla piattaforma indicando e fornendo le informazioni richieste mentre il rimborso sarà poi corrisposto sol conto corrente.
È opportuno ricordare e sottolineare che chiunque circoli con veicoli che non sono stati sottoposti a revisione secondo quanto previsto, è soggetto ad una multa che va da 173 a 694 euro, come stabilito dall’articolo 80 del codice della strada, che può raddoppiare, si legge su Quotidiano Nazionale che ne menziona il testo “in caso di revisione omessa per più di una volta”.
Importanti novità per le auto nel 2022: sparisce la tassa più odiata dagli italiani
Inoltre, si legge ancora che qualora si guidino veicoli sospesi dalla circolazione in attesa dell’esito di revisione, la sanzione va da un minimo di euro 1.998 ad un massimo di 7.993.
È fondamentale ed importante informarsi su tale tema ed approfondire la questione confrontandosi con gli esperti del settore e gli specialisti e provvedere ed agire in sicurezza e nel rispetto di quanto stabilito dalla legge.