Vi è finalmente la possibilità di fare domanda per il tanto atteso bonus trasporti 2023, ma come fare? Ecco cosa c’è da sapere, la procedura da seguire e gli step utili
In tantissimi sicuramente erano in attesa dalla possibilità di fare domanda per il bonus trasporti e finalmente sarà possibile: di seguito tutte le informazioni utili e chi potrà accedervi.
Il decreto che rende effettiva la possibilità di fare richiesta del bonus trasporti 2023 è stato firmato. Da diversi mesi i cittadini lo attendevano e finalmente sarà possibile richiedere i 60 euro di rimborso.
La misura ha come fine ultimo il sostegno dei nuclei familiari e dei pendolari (siano essi studenti o lavoratori) che acquistano i vari abbonamenti per usufruire dei trasporti pubblici.
Giorgetti, Calderone e Salvini hanno firmato il decreto, ma ad ora non vi è ancora stata resa nota una possibile data di emissione della misura. Le varie associazioni, proprio in merito a tale mancanza, chiedono una celerità spiegando che tale misura servirà a poco se disposta durante i mesi estivi.
Inoltre, il bonus arriva in “ritardo” di ben 3 mesi e sono infatti tantissimi ad essersi lamentati della mancanza di tale misura in modo particolare a causa dei rincari e del caro vita che non si è fermato.
A proposito di bonus, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha messo a disposizione una procedura per richiedere la misura una tantum per coloro che risultano essere lavoratori autonomi, ma che non hanno P. Iva: ecco cosa c’è da sapere a riguardo.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, il bonus in questione è immesso nel d.l. relativo ai carburanti. Per quanto concerne, invece, scadenza questa è fissata al 31.12.2023.
La compilazione della domanda è possibile farla sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il link è www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Per accedervi basterà utilizzare l’identità digitale, sia essa Spid o Cie.
Al momento, però, pare non sia ancora possibile inviare la richiesta in quanto se si prova ad accedere all’area dedicata vi è un messaggio che spiega l’impossibilità di invio. Probabilmente, però, sarà possibile inoltrare la domanda nei giorni a venire con lo sblocco della piattaforma.
All’interno del decreto vi sono spiegate le informazioni su come ricevere il rimborso e quanto sarà erogato al colui che farà la richiesta. La somma, come anticipato, sarà la medesima dell’anno precedente e sarà possibile il rimborso per i soggetti con un reddito complessivo che non superi i 20.000 euro.
L’esecutivo, rispetto alle richieste delle associazioni, pare si sia mosso con estremo ritardo. Infatti, è dall’inizio dell’anno che i soggetti interessati alla misura attendono l’erogazione di questa.
La firma è arrivata, ma le associazioni chiedono all’esecutivo Meloni di rendere veloce l’erogazione della misura in quanto, secondo il presidente di Assoutenti renderla disponibile durante i mesi estivi sarebbe inutile dal momento che gli istituti didattici sono chiusi ed i ragazzi sono a casa.
L’associazione dunque spera che tale problematica sia risolta in breve tempo e che, per far fronte a tale questione, lo sconto per maggio ed aprile sia raddoppiato.
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