Telecamere e porte blindate, tutti si precipitano a sfruttare il bonus in scadenza: come funziona e a chi è destinato.
Alcuni incentivi passano un po’ in sordina rispetto ad altri per un motivo o per un altro. La sicurezza delle nostre abitazioni, tuttavia, dovrebbe avere la priorità ed essere considerata di grande importanza. Per tale ragione molti si stanno affettando a sfruttare un bonus che, forse, non tutti però conoscono: telecamere e porte blindate, scade a breve, a chi è destinato e come funziona.
Ad oggi, la tecnologia ha fatto passi da gigante fornendo un aiuto concreto e innovativo in moltissimi ambiti e settori. Uno di questi è la sicurezza: pensiamo a telecamere, rilevatori e dispositivi simili che possiamo sfruttare in casa, sul lavoro, in auto e così via. C’è, in particolare, un bonus che riguarda proprio tale ambito e che sarà disponibile ancora per poco, ecco i dettagli.
Il bonus in scadenza: telecamere e porte blindate, come funziona
Mettere in sicurezza un edificio o, comunque, migliorarlo in tal senso, può essere una spesa onerosa. Ecco, allora, che entra in gioco proprio il “bonus sicurezza”, destinato a quei condomini desiderosi di effettuare lavori di miglioramento relativi. Come si articola il bonus, cosa riguarda e come ottenerlo?
Il bonus sicurezza prevede di abbattere il 50% delle spese sostenute dai condomini per i lavori di miglioria per quanto concerne la sicurezza dell’edificio. Il massimale previsto è di 96mila euro e l’ultima data utile, salvo proroghe non ancora annunciate, è al 31 Dicembre 2024. Per avere accesso all’incentivo, come spesso accade, sono necessarie alcune condizioni.
In primo luogo, occorre che i lavori siano approvati da parte dell’assemblea condominiale. Ad avervi accesso sono sia i proprietari delle abitazioni presenti nell’edificio che gli inquilini che partecipano economicamente alle spese condominiali. Inoltre, i lavori devono riguardare e interessare quelle che sono le parti comuni degli edifici stessi.
Da tenera a mente, inoltre, le cinque tipologie di lavori previsti dal bonus: porte blindate e portoni di sicurezza, installazione di sistemi di videosorveglianza, di cancelli automatici e installazione di sistemi di controllo accessi. Ma anche di allarmi che segnalino tentativi di intrusione e rinforzi per finestre e relativi infissi.
Per avere accesso all’incentivo occorrerà presentare, oltre al verbale di approvazione lavori da parte dell’assemblea, anche il progetto tecnico degli stessi, con relativi interventi e costi. Approvato il bonus e completati i lavori, si procederà ad inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione e la richiesta di detrazione fiscale.