Bonus salute: elenco aggiornato di tutte le patologie che fanno ottenere le forti cifre regolarmente

Bonus salute, il benessere prima di ogni cosa, ma a che prezzo? Aiuti dallo Stato favoriscono la sanità dei cittadini, ecco come.

Se la salute viene prima di ogni cosa, questo bonus è una manna dal cielo, soprattutto per chi in questo momento è davvero in difficoltà. Si tratta di tempi duri nei quali il solo pensiero di acquistare una casa, stabilizzarsi lavorativamente parlando, e costruire un nido proprio, appare una realtà extra-ordinaria destinata ad esser tale solo per pochi fortunati.

Bonus salute a chi spetta
Benessere della collettività, come prendersi cura di sé con facilità (@Canva)- Trading.it

Se a questo si aggiunge che bisogna anche curarsi, ecco che la situazione sfugge di mano. Fortunatamente la sanità in Italia è gratuita, ma in certi casi è necessario affidarsi ad altri canali che sono specificatamente più adatti. Cosa cambia? Ci sono nuove patologie che possono essere curate più facilmente dal punto di vista monetario, senza avere paura di arrivare a fine mese.

Tutte la patologie non piacciono, ma ce ne sono alcune che a causa della loro gravità e difficoltà nel quotidiano, rientrano nella disciplina della Legge n.104 del 1992. Di conseguenza, necessitano di trattamenti specifici, i quali molte delle volte, mettono in crisi nuclei familiari che non riescono a far fronte ai costi della vita, nonostante la sanità in Italia sia gratuita. Per cui è bene conoscere quali sono le patologie che possono avere delle agevolazioni di natura economica, e perché no, anche fiscale se serve. Certamente, l’iter per riconoscere invalidità o disabilità è un po’ lungo, ma questo è proprio della burocrazia italiana.

Nello specifico, la Legge n. 104 disciplina i casi con handicap grave, i quali possono essere di natura cumulativa. Può esserci quello fisico insieme a quello mentale, o anche solo uno. Senza dimenticare quelli di natura sensoriale, i quali rientrano pienamente nel caso trattato. Non c’è spazio per generalizzazioni. Infatti, lo stato di handicap e di invalidità o disabilità, deve essere debitamente certificato. C’è però un parametro certo che stila l’elenco di patologie che ottengono il bonus.

Bonus salute, a chi spetta? Elenco aggiornato dei beneficiari della misura

L’accertamento per dare la certificazione della Legge n. 104 è compito della commissione medica, la quale agisce in concerto, ponendo in essere un lavoro “multidimensionale”. Quindi, tiene conto di più fattori. Dalle difficoltà di natura relazionale a quella di apprendimento, o ancora di integrazione sociale e lavorativa, e persino casi di assistenza permanente in atti facenti parte della vita quotidiana. Qual è il parametro che fa ottenere il bonus con tutti i suoi correlativi vantaggi?

Bonus salute come richiederlo
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L’elenco in questione è costellato di percentuali, perché è proprio su di esse che può essere stilato un quadro completo. Se la patologia ha un’invalidità che attesta il suo valore ad 1/3, non si può parlare di benefici, dato che la condizione non è grave a tal punto da necessitare i vantaggi della misura. Da un buon 46% si viene inseriti in liste mirate per il collocamento nello spazio lavorativo, e con il valore di 2/3 di gravità della patologia si ha l’esenzione del ticket. Me se la percentuale di invalidità cresce, lievitano anche gli aiuti. Al 76% si percepisce l’assegno di invalidità, mentre al 100% si ottiene la pensione e l’indennità di accompagnamento.

I morbi rientranti quindi sono quelle che provocano una grave riduzione della capacità lavorativa superiore al 75%, invalidità totale, o uno stato di invalidità che nel corso del tempo è destinata ad aggravarsi. In quest’ultima nicchia vi rientrano una grande quantità di malattie. Appunto, quelle: cardiocircolatorie, dell’apparato locomotore, visivo, uditivo, respiratorio, digerente, endocrino, e urinario. Ancora patologie oncologiche, del sistema nervoso e psichiatriche.

Come capire se si può avere la 104? L’iter di partenza è andare dal proprio medico, presentare le problematiche, e fare tutti gli accertamenti specifici del caso. Per poi recarsi ad un ente di patronato che segue il soggetto nel percorso per ottenere la certificazione.

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