Bonus pensione: vale svariati anni ma non è prorogabile, come approfittare

Così come nel 2024, anche nel 2025 verrà confermato il Bonus pensione. Per i lavoratori può valere fino a cinque anni di contributi.

Solamente qualche mese fa l’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare 5/E, aveva illustrato le novità introdotte dal Governo in materia di reddito di lavoro dipendente e in particolare quelle contenute all’interno del decreto Anticipi (d.l. n. 145 del 18 ottobre 2023) e alla Legge di bilancio 2024. In entrambi i casi si è fatto riferimento al Bonus pensione che permette sia di riconoscere un importante benefit ai dipendenti sia di agevolare l’uscita dal mercato del lavoro degli stessi.

Pensionato con salvadanaio
Bonus pensione: vale svariati anni ma non è prorogabile, come approfittare – trading.it

Il datore di lavoro in questo caso ha la possibilità di farsi carico delle spese – spesso anche ingenti – per il riscatto di un massimo di cinque anni di contributi, somma deducibile dalle imposte. È la cosiddetta pace contributiva, di cui in passato si è parlato spesso e che finalmente è diventata un’opzione concreta. Ad accedere al Bonus sono i lavoratori pubblici e privati, gli scritti alle gestioni Inps dipendenti o autonomi (o alle relative forme sostitutive) ma anche coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 1° gennaio del 1996 – noti anche come ‘contributivi puri’.

Bonus pensioni, come funzionerà la pace contributiva nel 2025? Cosa sappiamo

Entrando nel dettaglio dei meccanismi riguardanti la pace contributiva, è bene ricordare che potranno essere riscattati solamente i periodi scoperti da contribuzione obbligatoria che si trovano tra due periodi di lavoro. Cosa vuol dire? Che non si potrà sfruttare questo sistema per i periodi precedenti alla prima occupazione. Il riscatto è ammesso nella misura massima di cinque anni (anche non continuativi) e dovrà collocarsi nella finestra temporale successiva al 31 dicembre 1995 e precedente al 1° gennaio 2024.

Signora con calcolatrice e documenti
Bonus pensioni, come funzionerà la pace contributiva nel 2025? Cosa sappiamo – trading.it

Si potrà usufruire dell’agevolazione tramite inoltro della domanda da parte dell’assicurato (oppure dei suoi superstiti o parenti e affini entro il secondo grado) entro e non oltre il 31 dicembre 2025. Per chi si stesse chiedendo perché un lavoratore debba riscattare i periodi contributivi, considerando anche l’onerosità dell’operazione, basta pensare che i cinque anni possono essere sia considerati per l’acquisizione del diritto alla pensione – e quindi, in alcuni, casi per andare in pensione in anticipo – sia per il calcolo dell’importo dell’assegno pensionistico.

Come si quantifica il costo del riscatto? È necessario moltiplicare le retribuzioni percepite nelle ultime cinquantadue settimane precedenti alla richiesta per l’aliquota contributiva Ivs – per i lavoratori dipendenti è pari al trentatré per cento.

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