Bonus nido, la scadenza appena chiarita: attenzione alle date e occhio alla cifra, non tutti ne sono a conoscenza.
Agevolazioni e simili, volte a sostenere e aiutare economicamente le famiglie italiane, sono spesso essenziali per garantire alle stesse non solo una vita dignitosa, ma anche l’accesso a quelle prestazioni che, da sole, non riuscirebbero a garantirsi. Il bonus nido rientra, sicuramente, tra le tali misure e si tratta, infatti, di un contributo significativo che, per molti, può fare una differenza importante. Attenzione, però, alla scadenza: il chiarimento di cui pochi sono a conoscenza.
Non solo requisiti e criteri d’accesso: per avere diritto e vedersi corrispondere determinate indennità e agevolazioni è necessario, talvolta, rispettare una serie di parametri, ma anche aver ben chiari i tempi. Spesso, infatti, le domande relative hanno una data di “scadenza”, così come la consegna della documentazione necessaria a supporto. Ecco, dunque, alcune date da tenere a mente per quanto riguarda il bonus nido.
Ci è ormai chiaro che, per quanto concerne le domande per l’accesso al bonus nido, le famiglie dovranno provvedere ad un “duplice” inoltro. Al momento, infatti, è possibile procedere alla richiesta solo relativamente al 2024. Per quanto concerne il 2025, invece, occorrerà attendere le date relative che, si ipotizza, potrebbero riguardare il mese di Febbraio del prossimo anno. Focalizzandoci, però, sul contributo attuale, ci sono alcune “scadenze” che non bisogna sottovalutare.
Come sappiamo, il bonus nido mira a sostenere le famiglie non solo per quanto concerne il pagamento di rette presso asili e simili, pubblici o privati che siano, ma anche per quanto riguarda alle forme di supporto domiciliare laddove vi siano patologie croniche. Un sostegno, dunque, che abbraccia un campo vasto e che, ovviamente, sarebbe un peccato perdere. Occorre, allora, tenere a mente che la scadenza per le domande relative all’anno corrente, l’ultima data utile è fissata al 31 Dicembre 2024.
Le domande in questione vanno presentate, come abbiamo ormai imparato, tramite il portale INPS e, ovviamente, devono essere corredate da una serie di documenti relativi. Attenzione, però, proprio a tale allegato nel quale deve rientrare anche quella di spesa. C’è, infatti, una scadenza oltre la quale non andare per non rischiare di non vedersi corrisposto il relativo rimborso. La data in questione è fissata al 31 Luglio 2025.
Entro questo giorno, dunque, la documentazione di spesa corretta dovrà essere caricata, pena, come anticipato, la mancata erogazione del contributo. Per quanto concerne, invece, le cifre, occorre ricordare che il contributo si basa sul reddito familiare e, dunque, sull’ISEE. E che la prestazione può raggiungere un massimale di 3600 euro annui ed essere suddiviso in rate mensili.
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